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Guaidò torna in Venezuela e Maduro non ha il coraggio di affrontarlo. Comunque il paese è allo stremo

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Guaidò è riuscito a rientrare in Venezuela, il 4 marzo, in aereo, ed all’aeroporto le guardie non hanno osato fermarlo ed arrestarlo. Le promesse di aiuto degli altri presidenti Sud Americani, uniti alle parole minacciose di Bolton hanno convinto Maduro che era meglio non usare la forza.

Ora l’autoproclamato presidente, e presidente dell’assemblea nazionale, si è messo subito all’opera e ha incontrato i dirigenti dei sindacati e di diverse altre organizzazioni per preparare la grande manifestazione che dovrebbe tenersi sabato. Oramai che è tornato è chiaro che porveràad organizzare una mobilitazione di massa tale da convincere anche i bolivariani più duri ad andarsene, mollando l’osso. Probabilmente , IMHO, se anche questa manifestazione dovesse non avere sufficiente successo, la mossa successiva sarà qualche azione clamorosa per fa entrare e distribuire i rifornimenti nel paese.

Perchè il fallimento di Maduro e dei bolivariani non è stato quello di aver costruito un regime corrotto basato sul petrolio, cosa abbastanza comune in fondo nel mondo, quanto er il fatto di non essere riuscito ad  utilizzare questa ricchezza per fornire un minimo continuo di benessere per tutti.

Perchè le cose non vanno bene in questo momento, per i venezuelani. Ecco due brevi video di un giornalista argentino dal Venezuela, prima di tutto un ospedale:

E questo è uno dei famosi supermercati “Pieni” distribuiti nel paese (se vi piace il Ketchup)

 


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