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La Grecia è sulla strada per l’uscita…

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bandieragrecia

Allo stato attuale la Grecia si trova in una crisi senza soluzioni. Cerchiamo di riassumere.

1) dopo l’elezione Tsipras ed il suo ministro delle finanze Varoufakis hanno fatto un tour dei paesi europei più influenti, esclusa la Germania. In Francia , Italia e Gran Bretagna hanno avuto accoglienze calorose ed apparentemente di supporto. A Bruxelles Juncker è stato persino possibilista sull’opportunità di cancellazione della troika

2) quindi Varoufakis è andato nella tana del lupo, incontrando il ministro tedesco delle finanze Schaulbe. E qui sono iniziati i guai seri. Schaulbe non ha mostrato la minima comprensione per le motivazioni greche, e la conferenza si è chiusa con un nulla di fatto . Il ministro delle finanze tedesco ha affermato che : ” Concordiamo  sul fatto di non concordare”, al che Varoufakis ha risposto : “Non concordiamo neppure su questo”.

3) quindi è arrivata la testa di cavallo della BCE , con l’esclusione della Grecia dai fondi EFSF. A questo punto le banche greche sono legate solo ai fondi ELA, di liquidità di emergenza, che sono sottoposti a revisione ogni 15 giorni e arbitrariamente sottoposti al giudizio della BCE stessa.In verità i greci avevano già rinunciato all’ultima tranche del EFSF, ma affermare chiaramente che i titoli di stato greci non sono più accettati come collaterale è stato un colpo inatteso, soprattutto in questa fase ancora di trattativa. La borsa greca ha perso un altro 10 %.

4) gli “Amici” della Grecia si sono allineati ai diktat tedeschi, Renzi in testa. Quindi Tsipras e Varoufakis sono soli……

Cosa può succedere nella settimana entrante. Per capirlo vediamo la situazione dei giocatori in campo.

a) La BCE non esiste, esiste solo la Bundesbank. L’atteggiamento della BCE è stato completamente succube, in questa fase, ai voleri tedeschi. Draghi potrebbe essere chiamato Von Draghen. Questo elimina la BCE come parte autonoma nella trattativa.

b) Lo FMI si chiama fuori. Christine Lagarde ha detto che, nel mondo, ci sono situazioni che necessitano più aiuto  rispetto all’Europa, ed ha affermato che lo FMI non è interessata in modo particolare nel rimanere nella Troika. FMI si chiama fuori

C) Gli altri stati europei non esistono. la vicenda Tsipras mostra come nessuno degli attuali paesi europei abbia governi in grado di curare i propri interessi, dei propri amici ed alleati, e come in realtà persino i paesi più deboli siano governati solo dalle pecore tosate a Berlino.

Date queste indicazioni, vediamo come gli unici attori in campo rimangono la Grecia e la Germania.

La Grecia  vuole trovare una soluzione al proprio debito e deve sostenere il proprio sistema bancario. Il motivo per cui Tsipras è stato eletto è perchè ha promesso la fine del regime di austerità imposto dalla UE, la cancellazione retroattiva dei licenziamenti nella PA, un regime di aiuti sociali ampio. Tutte decisioni che sono incompatibili con il percorso di riforme concordato con al UE. Il sistema bancario greco inoltre è ora fortemente esposto verso la BCE per il fortissimo deflusso di capitali accaduto a partire da dicembre, quando le elezioni e la vittoria di Syriza sono apparse possibili.  Attualmente ELA fornisce alle banche greche fondi per 60 miliardi di euro, dai 42 di inizio dicembre. le banche greche, senza i fondi ELA, chiuderebbero domani…. La Grecia ora vorrebbe un accordo ponte provvisorio, fino a maggio, per darle tempo di proporre un programma concordato di riduzione del debito e di riforme.

La Germania vuole che la Grecia rispetti sia gli obblighi di debito sia quelli di risanamento interno.  Chi si aspetta che la Germania sia disposta a trattare ed a cedere su qualche punto, prende un bell’abbaglio. Il problema è culturale prima  che economico: nella mentalità calvinista tedesca il debito è male, è una condanna divina. Chi è prescelto da signore ne è anche favorito negli affari, non ha debito, è frugale e benestante. Quindi i Greci sono moralmente colpevoli e non degni di aiuto. Questo traspira chiaramente dagli articoli dei loro giornali e dai loto talk show, tutti puntati a stigmatizzare le truffe , la corruzione e la furberia greche e la necessità che gli altri non paghino, neppure indirettamente (vedi con la stampa di moneta) per i debiti degli altri. Solo partendo da questo punto di vista si può comprendere l’agire tedesco e le sue possibili evoluzioni. In quanto al sistema bancario greco, riporto il parere dell’istituto di ricerca bavarese IFO, riportato dal FAZ : “Gli investitori stranieri e possessori di ricchezza greci avrebbero  portato i loro capitali per l’aumento con l’incertezza elettorale circa la solvibilità della Grecia e il destino del paese nell’unione monetaria paesi sicuri” e la BCE non avrebbe dovuto fornire i fondi di emergenza alle banche greche perchè “Senza questo la liquidità, la fuga di capitali avrebbe trovato sorprendente il suo limite per l’insolvenza delle banche”.  Quindi per i tedeschi non sono tollerabili neppure gli aiuti al sistema bancario greco, che avrebbe dovuto andare in malora , con il rischio di portarsi dietro una fetta consistente del sistema europeo. Come scrisse Heinrich Heine: “Questo è il bello di noi tedeschi: che nessuno è tanto pazzo da non trovarne uno più pazzo che lo comprenda”

Quindi i greci vanno a cercare comprensione da chi non è disposto a darne. D’altro canto i tedeschi fanno notare che :

La causa della crisi greca è nella sua scarsa competitività. Nella Classifica “Doing Business” la Germania è 14a , la Grecia è 61a. La burocrazia inefficiente e complicata apre spazi ampissimi per la corruzione e l’intrallazzo. I casi nel settore edilizio non si contano, sono la norma. I 15.000 licenziati che Tsipras vuole reintegrare sono  personaggi che hanno avuto una carriera dubbia, o che non hanno raggiunto il minimo di performance. Reintegrarli non migliorerà le capacità economiche del paese… Ricordiamo che l’Italia in questa classifica è 56, grazie alle RIFORME DEL NOSTRO ILLUMINATO LEADER.

Eliminare il debito non servirà a a rilanciare il paese. I greci prendono come esempio di riduzione dei debiti a favore dei tedeschi la conferenza di Londra del 1953, dove il debito di guerra tedesco fu fortemente limitato. Però, giustamente , gli economisti tedeschi fanno notare che all’epoca la Germania aveva una struttura industriale avanzata che , effettivamente, fu aiutata dalla conferenza, ma che preesisteva. Quale struttura industriale ed economica ha la grecia in qusto momento?

Le osservazioni tedesche sono giuste , ma erano da fare prima della crezione dell’euro. Prima bisognava giungere, con un processo lungo, ad una livello di competitività simile fra le economia europee. invece, per giochi di potere, per corruzione, per stupidità o per avidità, si è messo il carro dell’euro davanti ai buoi dell’economia. 

Ora la soluzione non può essere che riportare la moneta e l’economia in una relazione diretta. Cosa che sarebbe traumatica per i paesi deboli, ma che potrebbe essere disastrosa per i tedeschi. Avete presente la recente rivalutazione svizzera ? Ecco moltiplicatela per 20 ed avreste l’effetto disastroso della rottura dell’euro sui tedeschi. Loro lo sanno benissimo, come si legge in :

 

http://www.welt.de/wirtschaft/article137188097/Deutschland-koennte-so-enden-wie-die-Schweiz.html

Quando Tsipras e Varoufakis avranno il coraggio di capirlo, comprenderanno che questa è l’unica reale arma di pressione nei confronti della Germania. 

 


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