Attualità
GLI USA VERSO I TASSI NEGATIVI: verso una mezza rivoluzione economica. E l’oro
Ieri per la prima volta abbiamo visto dei tassi nominali negativi negli USA. Questo valore con il meno davanti è comparso legato ai “Fed Funds” , cioè alle riserve obbligatorie che le banche devono detenere presso la Federal Reserve. Anche questo tipo di attivo viene contrattualizzato con dei future ed il valore di questi contratti previsto per novembre indica come i tassi attesi siano negativi:
Quindi ormai l’economia dà per scontato che gli USA abbiano tassi negativi a partire da novembre. Jerome Powell ha due scelte: o cambia politica e sconfessa le previsioni del mercato, oppure non fare nulla e confermare le aspettative del mercato stesso. I tassi negativi,come abbiamo visto in Europa,, rischiano solo di danneggiare il sistema bancario se non sono accompagnati da una politica fiscale espansiva: puoi portare i cavalli all’acqua, ma non puoi obbligarli a bere. In questo momento i cavalli “Pubblici” stanno bevendo abbastanza abbondantemente, ma quelli privati no: perfino negli USA del debito si sta assistendo ad un calo nell’utilizzo del credito, ed un picco nei risparmi (i due grafici)
ed ecco i risparmi
Nello stesso tempo aumentare i tassi, magari a partire dal prossimo autunno, pensando che i danni della COVID-19 siano passati, può essere devastante, come lo fu negli anni trenta, quando la FED rialzò i tassi nel 1936-37 portando ad una nuova crisi in un’economia ancora troppo fragile.
Insomma qualsiasi cosa accada non andrà tanto bene.
P.S.: nel frattempo l’oro…