Gli USA stanno valutando di inviare un sistema antimissile THAAD in Israele, con anche il relativo personale militare, nel giorno di un attacco aereo di Hezbollah

Gli Stati Uniti stanno valutando l’invio a Israele di un sistema avanzato di difesa missilistica anti-balistica gestito da truppe americane per proteggere il Paese in caso di reazione iraniana a un previsto attacco di rappresaglia israeliano, ha dichiarato sabato un funzionario statunitense.

Israele ha giurato di rispondere dopo che l’Iran ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele il 1° ottobre, e gli Stati Uniti hanno cercato di coordinarsi con Gerusalemme e di mitigare la propria rappresaglia. Un rapporto del fine settimana ha indicato che i funzionari statunitensi ritengono che Israele abbia ristretto la lista dei possibili obiettivi.

Poiché l’Iran ha dichiarato che risponderà a qualsiasi azione di ritorsione, nel fine settimana i media in lingua ebraica hanno affermato che Washington è pronta a dispiegare batterie di difesa aerea THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) per rafforzare la capacità di Israele di respingere i missili balistici, che anche i proxy di Teheran hanno lanciato contro Israele negli ultimi mesi.

L’ amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta valutando la possibilità di trasferire i sistemi a Israele, ma ha detto che non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva.

Gli Stati Uniti hanno una vasta gamma di sistemi di difesa missilistica schierati in Medio Oriente e in Europa, compresi i sistemi Patriot. I funzionari discutono da mesi su quali tipi di sistemi di difesa aerea dispiegare nella regione e dove collocarli. Qualsiasi spostamento di un THAAD in Israele comporterebbe il dispiegamento di soldati per far funzionare il complesso sistema.

Secondo un rapporto di aprile del Congressional Research Service, l’esercito statunitense dispone di sette batterie THAAD. Il sistema è considerato complementare al Patriot, ma è in grado di difendere un’area più ampia, colpendo obiettivi a distanze di 150-200 chilometri (93-124 miglia).

La notizia nel giorno di un pesante attacco di droni Hezbollah

La notizia giunge nel giorno in cui hezbollah dimostra ancora una notevole capacità, essendo in grado di lanciare un attacco di missili e di droni che ha colpito la base di addestramento di Binyamina della brigata del Golan, colpendo la mensa e causando almeno 67 feriti e alcuni morti.

La mensa colpita

Un colpo che ha dimostrato una grande abilità perché è riuscito a eludere il sistema di allarme aereo tramita la combinazione di un attacco di più droni e missili che di fatto ha evitato di far scattare il sistema di protezione. Un colpo che ha dimostrato la fragilità del famoso sistema di difesa aerea Iron Dome che, evidentemente, non è più così impenetrabile.