Attualità
Gli USA pronti a difendere con le armi nucleari gli alleati in Estremo Oriente
Lo scenario diventa proccupante quando leader mondiali e politici parlano con leggerezza di uso delle armi nucleari.
Il vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman ha dichiarato martedì che Washington è pronta a proteggere i suoi alleati asiatici con l’uso di armi nucleari se dovessero essere attaccati, precisando che gli Stati Uniti dispiegheranno la loro “difesa nucleare, convenzionale e missilistica”.
Washington “utilizzerà l’intera gamma di capacità di difesa degli Stati Uniti per difendere i nostri alleati, comprese le capacità di difesa nucleare, convenzionale e missilistica“, ha dichiarato il vice segretario in occasione di un incontro di martedì con funzionari sudcoreani e giapponesi, in vista di una serie di colloqui che si terranno questa settimana. Ha definito “ferreo” l’impegno americano per la difesa di Seul e Tokyo.
La regione è attualmente in tensione dopo che all’inizio di questa settimana la Corea del Sud ha annunciato che la sua intelligence ha concluso che Pyongyang ha ultimato i preparativi per quello che sarà il suo primo test nucleare in mezzo decennio. Gli avvertimenti di un imminente test nucleare nordcoreano si sono intensificati dall’inizio di agosto e gli Stati Uniti hanno appoggiato la valutazione di Seul.
Nei suoi commenti, la Sherman ha condannato la recente serie di lanci di missili balistici da parte della Corea del Nord, definendo il numero record di test nel corso dell’anno “profondamente irresponsabile, pericoloso e destabilizzante”.
Uno dei test più provocatori ha visto un missile balistico sorvolare il Giappone. I funzionari asiatici che si sono incontrati con Sherman a Tokyo hanno convenuto che Pyongyang sta “creando gravi tensioni nella penisola coreana”.
Lunedì le navi di pattuglia del nord e del sud si sono scambiate colpi di avvertimento lungo il confine marittimo condiviso, ma è l’ultimo segno che le tensioni sono al punto di ebollizione. Il nord è nel frattempo arrabbiato per il fatto che l’esercito statunitense abbia intensificato nell’ultimo mese la sua presenza nelle acque al largo della penisola, partecipando a esercitazioni militari congiunte con la Corea del Sud. Quindi la tensioone cresce anche nell’Estremo Oriente e l’ombrello nucleare comunque non viene ad essere un’assicurazione assoluta di pace nell’area.
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