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Economia

Gli USA hanno regalato 239 milioni probabilmente ai Talebani, senza nessun controllo

L’auditing del SIGAR sull’attività del Dipartimento di Stato ha rivelato che 239 milioni sono stati pagati a organizzazioni sconosciute e i documenti sono spariti. Se va bene sono andati ai Talebani, se va male potrebbero essere finiti anche peggio

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Un recente rapporto dell’Ispettore Generale Speciale per la Ricostruzione dell’Afghanistan (SIGAR) ha rivelato che il Dipartimento di Stato americano potrebbe aver  versato almeno 239 milioni di dollari ai Talebani dal ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan nel 2021, più o meno accidentalmente, come riporta themainewire.com. Un bel regalo per un paese il cui governo non è riconosciuto dagli USA.

Il SIGAR è la principale autorità di controllo del governo statunitense sulla ricostruzione dell’Afghanistan. Il Congresso ha creato l’Ufficio dell’ispettore generale speciale per la ricostruzione dell’Afghanistan per fornire una supervisione indipendente e obiettiva dei fondi per la ricostruzione dell’Afghanistan.

L’ufficio di revisione ha notato anche altre gravi mancanze sulla vicenza afgana: il rapporto del SIGAR evidenzia significative lacune nel rispetto dei requisiti di selezione dei partner da parte del Dipartimento di Stato. Inoltre “I funzionari di Stato hanno riconosciuto che non tutti gli uffici hanno rispettato i requisiti di conservazione dei documenti”, ha scritto il Maine Wire citando il rapporto.

Ovviamente il fatto che i documenti relativi a questi soldi siano spariti dal Dipartimento di Stato dà adito ai peggiori sospetti: le organizzazioni che hanno ricevuto questi soldi sono non identificahe, il che fa pensare che si possa trattare di organi vicini ai Talebani, e forse questa è la migliore di tutte le ipotesi, visto il tipo di traffici che sono  avvenuti in Afghanistan, compresi quelli legati alla droga. 

Questa cifra di 239 milioni di dollari è separata dai circa 7 miliardi di dollari di equipaggiamenti militari, tra cui Humvees ed elicotteri Black Hawk, lasciati dalle forze statunitensi, ora presumibilmente nelle mani dei Talebani.

Il caotico ritiro delle forze armate da parte dell’amministrazione Biden ha causato la perdita di 13 soldati statunitensi e 170 civili afghani in un attentato suicida all’aeroporto internazionale Hamid Karzai. Inoltre, la decisione di evacuare attraverso l’aeroporto centrale di Kabul invece del più sicuro aeroporto di Bagram ha suscitato ampie critiche.

In seguito, i Talebani hanno preso il controllo dell’Afghanistan dopo l’uscita degli Stati Uniti. Secondo quanto riferito, hanno fondato più di 1.000 organizzazioni no-profit, che si sono definite umanitarie e che, secondo il SIGAR, potrebbero essere servite come copertura per assicurarsi i dollari dei contribuenti statunitensi.

Il SIGAR ha individuato significative carenze nel controllo di due uffici del Dipartimento di Stato: l’Ufficio per la democrazia, i diritti umani e il lavoro (DRL) e l’Ufficio per gli affari internazionali dei narcotici e delle forze dell’ordine (INL). Il rapporto sottolinea l’aumento del rischio che questi fondi possano essere stati sottratti o reindirizzati a organizzazioni associate ai talebani.

Nel frattempo, il rapporto raccomanda principalmente a questi uffici di rispettare le procedure di controllo esistenti. Tuttavia, non chiede azioni disciplinari contro i responsabili delle mancate verifiche né suggerisce di interrompere i finanziamenti all’Afghanistan, sollevando preoccupazioni circa la responsabilità e la continuazione dei fondi potenzialmente sottratti. Quindi i responsabili governtivi del finanziamenti persi neppure saraanno puniti. Come si dirà magna-magna in linguaggio burocratico di Washington?

La guerra in Afghanistan, il più lungo conflitto estero americano, ha comportato un costo stimato di 2,261 trilioni di dollari per i contribuenti statunitensi e ha causato la morte di 2.448 militari americani e 3.846 appaltatori militari. La guerra ha inoltre causato la morte di oltre 45.000 civili afghani.


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