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I Riformatori della Mente (1984)

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Il PD ci ha abituato alle scemenze delle economiche della Piperno e della Demicheli, fa quindi piacere apprendere per una volta con serietà e lungimiranza le direttive e gli obiettivi economici del partito di Renzi. Preso atto che secondo Taddei, responsabile economico del PD, il mercato deve per forza cambiare e con esso la mentalità dei lavoratori, esaminiamo in che direzione lo deve fare.
“Dobbiamo abituare la gente che l’istruzione sarà più lunga e costosa” , traduzione: l’istruzione sarà riservata alle élite abbienti che potranno mantenere i figli fino a trent’anni pagando alte tasse universitarie.
“Le assunzioni a tempo indeterminato saranno sempre meno” traduzione: per il popolo bue solo assunzioni a  lavori precari, le poche a lavori fissi e ben pagati solo per figli e parenti della casta
“I tempi di lavoro più lunghi “ per informazioni su ciò consultare i caporali meridionali dell’800 e se si vuol essere più raffinati gli schiavi dell’antica Roma.
“I pensionamenti” saranno “posticipati” insomma adesso siamo a 68 anni, rassegnatevi ad andare in pensione dopo i 70 , anzi facciamo prima: niente più pensioni
Infine , ciliegina finale: “le riforme non hanno fine economico, ma servono a modificare la mentalità lavorativa degli italiani cioè a trasformare gli italiani in schiavi rassegnati.

Bene, se non volete diventarlo, sapete chi non votare e con chi prendervela. Mi spiego: so che il Signor Taddei ha gentilmente messo in guardia ad un convegno alla LUISS il 14 Aprile il prof Rinaldi sui pericoli dell’assumere posizioni anti euro. Ringraziamo dell’avvertimento, ma sappia che se gli italiani capiscono, i pericoli maggiori li correranno chi ha servito il sistema non chi lo combatte; non è che i collaborazionisti fanno una bella fine.

 

 


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