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Gli scioperi in Francia mettono a rischio le forniture energetiche, nucleare compreso

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Gli scioperi per il controverso piano di riforma delle pensioni del governo francese sono entrati nel 16° giorno e stanno pesando sul settore dell’energia elettrica, sulle raffinerie, sui terminali GNL e stanno persino interrompendo la manutenzione dei reattori nucleari.

Le proteste in corso sono in risposta alle modifirche proposte dal presidente Emmanuel Macron al sistema pensionistico, tra cui l’innalzamento dell’età pensionabile di due anni a 64 anni. Macron intende superare la riforma delle pensioni e concentrarsi su altre misure.

Giovedì l’operatore Fluxys (FLUX.BR) ha dichiarato la forza maggiore presso il terminale GNL di Dunkerque, nel nord della Francia, a causa dello sciopero che ha interrotto le operazioni. Secondo un bollettino online, le interruzioni dovrebbero durare fino alle prime ore di venerdì, riducendo la capacità di consegna del terminale di 70 gigawattora al giorno.

Una fonte sindacale ha rivelato che venerdì a mezzogiorno è prevista un’assemblea generale per stabilire se lo sciopero sarà prolungato.

Il ministro dell’Energia Agnès Pannier-Runacher ha sottolineato che lo sciopero è un diritto costituzionale, ma non il blocco delle infrastrutture.

Anche il sito di Gonfreville, la più grande raffineria di TotalEnergies in Francia, ha preparato un ordine di requisizione, sebbene non sia ancora stato formalmente emesso. La raffineria è stata chiusa martedì a causa dello sciopero, con i serbatoi di stoccaggio prossimi alla capacità.

Nonostante gli avvertimenti del governo, i sindacati si sono impegnati a continuare le loro proteste.
“Non abbiamo altra scelta se non quella di scioperare e bloccare l’economia finché (Macron) non si arrenderà e ritirerà il suo progetto”, ha dichiarato Fabrice Criquet, segretario generale del sindacato FO-ADP.

Giovedì mattina, il 37% del personale operativo di TotalEnergies  ha partecipato allo sciopero, interrompendo diverse raffinerie e depositi.

Un funzionario del sindacato CGT ha inoltre riferito che è stata interrotta la manutenzione di undici reattori nucleari, tra cui il reattore Penly 1, dove all’inizio del mese sono state scoperte nuove crepe da corrosione. Le interruzioni della manutenzione sono durate 11 giorni e la disponibilità di energia elettrica in Francia è stata ridotta di 21 gigawatt (GW) tra centrali nucleari, termiche e idroelettriche.


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