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GLI ITALIANI INFINOCCHIATI DALLE VOTAZIONI SULL’EMA. CE LO MERITIAMO

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Cari amici,

Oggi il Corriere della Sera offre un ampio articolo sulle curiose modalità con cui si sono svolte le votazioni relative alla scelta della sede dell’EMA. Il giornalista, Ivo Caizzi, i fornisce alcune informazioni molto interessanti che spigano bene la trasparenza e l’onestà della burocrazia di Bruxelles:

  • le schede dei voti non sono controllabili pubblicamente, anzi sono state bruciate appena dopo il voto;
  • le schede sono state contate in una sala separata, alla presenza solo di tre persone, Jeppe Tranholm-Mikkelsen, capo della burocrazia , danese,  Alexander Italianer, olandese, e Huber Legal, francese. Nesun altro ha potuto assistere allo spoglio;
  • Jeppe Tranholm-Mikkelsen e  Alexander Italianer avevano già concordato di tenere segreta la parte del dossier riguardante Amsterdam che poneva in luce come la città non sarebbe stata pronta per il 2019;
  • non c’è stata nessuna discussione nè nessun controllo sulle modalità di estrazione a sorte della città, violando anche l’uso di una pausa di mezz’ora per controllare le modalità di estrazione.

Insomma tutto sembra un bel biscottone messo in atto ai danni degli italiani e per favorire i soliti nordici. Per tutelarci dalle truffe altrui abbiamo mandato il sottosegretario Sandro Gozi, la cui sottigliezza ed arguzia passeranno alla storia…

Personalmente non mi straccerei le vesti: se leggete le concessioni ai dipendenti EMA per convincerli a scegliere un paese, fra contributi , esenzioni fiscali ed aiuti, potete capire che pensare di guadagnarci da quello spostamento è, per lo meno, azzardato. Per qusto fatto è indicativo della mentalità furbesca e fondamentalmente predona dei nostri partner europei.

Noi ci difendiamo mandando Sandro Gozi.

 

 


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