Attualità
Gli Houthi possono benissimo risultare vincenti nell’economia della guerra con gli USA
Dopo gli attacchi degli USA e del Regno Unito gli Houthi cesseranno i loro attacchi? No, perché, come ha notato il NYT, la loro capacità militare è stata solo intaccata e, soprattutto, perché non hanno bisogno di colpire nessuna nave per bloccare il transito nel Mar Rosso: è sufficiente che possano minacciare di colpire una nave, perché già in questo modo nessuna nave commerciale accetterà di prendersi il rischio.
Molti dei droni degli Houthis in grado di raggiungere navi lontane dalla costa yemenita sono stati stimati di un costo non superiore ai 20.000 dollari, ammettiamo anche 30.000 comprese le strutture di lancio. La costruzione di alcuni di essi non supera le poche migliaia di dollari. Possono non essere precisi e cadere a chilometri dagli obiettivi. Possono essere facilmente intercettati dalle navi da guerra della coalizione degli Stati Uniti e del Regno Unito, ma con un costo immenso per le forze armate occidentali. Alla fine anche la guerra ha una sua economia, e questa è a favore degli Houthi.
The Houthis don’t need to sink or even strike a single ship to accomplish their goals. The Red Sea remains closed to Western shipping, Israel is effectively under a blockade, and the US and UK are depleting their costly stocks of weapons to bat away cheap drones and missiles. https://t.co/AwUTvAy2XX
— Jeff Wells (@JeffWellsRigInt) January 10, 2024
I missili antiaerei lanciati dalle navi della coalizione hanno un costo stimato di oltre 1 milione di dollari l’uno. Ciò significa che gli Houthi possono continuare a sferrare attacchi a basso costo, mentre le navi da guerra occidentali fanno esplodere i loro costosi arsenali.
Questa tendenza è stata evidenziata in un recente rapporto di DefenseNews che ha analizzato l’alto costo che la marina francese deve sostenere per sconfiggere i droni Houthi a bassa tecnologia:
Il comandante marittimo francese per l’Oceano Indiano ha difeso l’uso di missili da milioni di euro per abbattere i droni utilizzati dai ribelli Houthi dello Yemen per attaccare le navi nel Mar Rosso, citando il valore delle vite e dei beni protetti e la sofisticatezza della minaccia.
La fregata Languedoc che pattugliava il Mar Rosso meridionale a dicembre ha abbattuto diversi droni utilizzando i missili Aster 15, a un costo che gli analisti della difesa stimano in circa 1 milione di euro (1,1 milioni di dollari) per missile. Anche la HMS Diamond della Royal Navy britannica ha utilizzato i missili per respingere gli attacchi dei droni nell’area.
L’articolo sottolinea inoltre che “Il calcolo economico degli intercettori estremamenti capaci, progettati per contrastare costosi missili antinave o aerei con equipaggio, perde rapidamente la sua attrattiva contro i droni che costano migliaia di dollari, hanno avvertito gli analisti“.
Tuttavia, i comandanti della coalizione difendono l’uso di questi missili ultra costosi, affermando che tutto ciò dovrebbe essere valutato alla luce della necessità di proteggere le preziose rotte di navigazione per le economie occidentali.
I droni più sofisticati sono quasi sicuramente di costruzione iraniana e Tehran ha interesse nel dissanguare le marine occidentali, impedendo loro, fra l’altro, di muoversi nel Golfo Persico e più vicini alle proprie coste, il tutto con il costo di un’utilitaria. Potete ben capire che gli iraniani hanno l’interesse a proseguire questo gioco a lungo.
I funzionari statunitensi hanno recentemente accusato gli iraniani di aiutare direttamente gli Houthi a colpire nel Mar Rosso. Si ritiene che almeno una nave di sorveglianza iraniana stia pattugliando queste acque in questo momento. La situazione è vantaggiosa sia per gli Houthi che per gli iraniani, anche dopo i recenti bombardamenti aerei occidentali sullo Yemen. Gli USA devono identificare, a questo punto, una strategia completamente diversa se vogliono assicurare un transito libero nel Golfo di Aden.
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