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Gli Emirati Arabi Uniti stanno aumentando la loro produzione di petrolio in anticipo

Nonostante le quote di produzione OPEC gli Emirati Arabi Uniti stanno rapidamente aumentando la produzione e puntano ai 5 milioni di barili al giorno

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Gli Emirati Arabi Uniti sono destinati a raggiungere il loro obiettivo di capacità di produzione di petrolio prima del previsto, con la Abu Dhabi National Oil Co. (Adnoc) che dovrebbe raggiungere una capacità di 5 milioni di barili al giorno entro la fine del 2025 o all’inizio del 2026, superando il suo obiettivo originale del 2027, secondo fonti anonime che hanno parlato con Bloomberg.

Si prevede che questa tempistica accelerata creerà attriti all’interno dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e dei suoi alleati (OPEC+), che rivedrà le capacità dei membri alla fine di quest’anno per stabilire le linee di base della produzione per il 2025.

Attualmente, Abu Dhabi produce circa due terzi della sua capacità, ma Adnoc, di proprietà del Governo, sta espandendo in modo aggressivo le sue attività di perforazione e migliorando le sue infrastrutture per massimizzare la produzione. Il piano di investimenti da 150 miliardi di dollari dell’azienda mira ad accelerare le aggiunte di capacità, assicurando che le maggiori capacità produttive non rimangano sottoutilizzate.

All’inizio di questo mese, Adnoc ha aggiornato in modo silenzioso la sua capacità massima di produzione di greggio sul suo sito web, senza fare un annuncio ufficiale. La capacità attuale, secondo tale cifra aggiornata, è di 4,85 milioni di bpd, rispetto ai 4,65 milioni di bpd.

La produzione di petrolio degli Emirati Arabi Uniti è diminuita a marzo, secondo le fonti secondarie dell’OPEC, mentre il gruppo OPEC+ lotta per ridurre la produzione ai livelli concordati. Lo spostamento del calendario di aggiunta di capacità potrebbe aumentare le tensioni all’interno dell’OPEC+, in particolare con l’Arabia Saudita, prima della riunione del gruppo prevista per questo fine settimana.

Gli Emirati Arabi Uniti, terzo produttore dell’OPEC, si sono scontrati con il gruppo OPEC in passato, poiché sono in attesa di aumentare la loro produzione di petrolio e di sfruttare la loro maggiore capacità. L’estate scorsa, gli Emirati Arabi Uniti hanno dichiarato che non avrebbero aderito ai tagli di produzione volontari dell’OPEC e da anni sostengono che dovrebbe essere permesso loro di pompare di più, dato che aumentano la loro capacità produttiva. Lo scorso giugno, l’OPEC+ ha ceduto e ha rivisto la quota degli Emirati Arabi Uniti a 3,219 milioni di bpd per il 2024.

Nonostante questa potenziale discordia, gli Emirati Arabi Uniti rimangono concentrati sullo sfruttamento delle loro risorse petrolifere per sostenere la loro economia che, sebbene diversificata, si basa ancora in modo significativo sulle esportazioni di greggio. La loro posizioni è chiara: vogliono approfittare al massimo dei prezzi attuali e, soprattutto, non porsi in tensione con gli USA, continuando a fornire tutto il petrolio necessario per evitare un aumento dei prezzi.


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