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Gli Emirati Arabi Uniti mirano a controllare anche l’energia nucleare europea?

La società di stato per l’energia atomica degli EAU, ENEC, punta a investire anche in centrali nucleari europee, a partire dalla britannica Sizewell C. Un modo per allargare il proprio potere ?

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Gli Emirati Arabi Uniti stanno valutando la possibilità di investire nel segmento dell’energia nucleare in Europa, avvicinandosi a diverse nazioni europee per valutare la loro ricettività ad una collaborazione, come hanno riferito questa settimana a Reuters fonti che hanno familiarità con i colloqui.

Con questi investimenti gli Emirati puntano a controllare il mercato energetico anche al di fuori dei loro confini, approfittando della fame di energia dei paesi europei e della necessità di ingenti capitali per lo sviluppo dell’energia nucleare moderna. Inoltre questa proposta dimostra come la capacità scientifica degli Emirati sia ormai seria e di buon livello.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno discusso la possibilità che la loro compagnia statale Emirates Nuclear Energy Company (ENEC) investa in asset energetici europei, tra cui quelli britannici, per diventare un azionista di minoranza.

Secondo le fonti di Reuters, l’ENEC aspira ad espandere la sua area di attività, diventando un’azienda internazionale di energia nucleare che detiene partecipazioni di minoranza in altri Paesi. Le sue aspirazioni si fermano al desiderio di gestire o far funzionare queste partecipazioni, limitandosi a una proprietà di minoranza. La mossa aiuterebbe la nazione ricca di petrolio a diversificare la sua economia dai combustibili fossili.

Per la Gran Bretagna, un investimento potrebbe significare un sollievo per il suo massiccio progetto nucleare Sizewell C, che ha dichiarato di aver raccolto 25 miliardi di dollari di investimenti fino ad ora, nel tentativo di completarlo.

Come parte dei “piani di crescita e di investimento internazionali, l’ENEC sta lavorando con una moltitudine di partner per esplorare le opportunità di collaborazione sia nei nuovi progetti nucleari civili che nelle tecnologie nucleari civili e nelle tecnologie di energia pulita correlate, come l’idrogeno pulito”, ha dichiarato l’ENEC a Reuters.

Mentre diverse nazioni europee stanno cercando di espandere la loro impronta nucleare per aiutarle a raggiungere i loro ambiziosi obiettivi di zero netto, altre sono divise sul fatto che l’energia nucleare debba essere classificata come energia verde.

Mentre la Gran Bretagna sembra avere bisogno di investitori per Sizewell C, gli investitori degli Emirati Arabi Uniti si sono trovati in disaccordo, con il governo britannico che ha bloccato un investimento degli Emirati Arabi Uniti per l’acquisizione di The Telegraph e ha mostrato preoccupazione per un investimento di una società di telecomunicazioni degli Emirati Arabi Uniti, dicendo che sollevava problemi di sicurezza nazionale. Quindi l’investimento nucleare pootrebbe essere un’alternatiiva a quello nei media.

In definitiva, gli Emirati Arabi Uniti si stanno posizionando come un attore chiave nello scacchiere energetico globale, non solo come fornitore di combustibili fossili, ma anche come pioniere delle energie rinnovabili. Attraverso accordi strategici e investimenti mirati, il paese punta a controllare una parte sempre maggiore della catena del valore energetico, garantendosi al contempo un futuro di prosperità e stabilità economica. Il tutto, in un contesto geopolitico in continua evoluzione, dove la sicurezza energetica assume un ruolo sempre più centrale.


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