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GLI AZIONISTI TRUFFATI TENUTI SUL FILO DEL RASOIO DALL’EUROPA.

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L’associazione “Noi che Credevamo nella BPVI”, una delle maggiori che tutelano gli interessi degli azionisti truffati delle Banche Venete, ha avuto l’occasione di incontrare direttamente il commissario alla concorrenza, signora Vestager, alla quale ha posto alcune domande, risposte in forma scritta dalla commissione.  ecco la risposta

Nonostante siano passate ormai diverse settimane dall’emissione dei decreti attuativi del FIR, il fondo di rimborso, e nonostante siano passati svariati mesi dalla sua creazione, il commissario alla concorrenza ed agli aiuti di stato ancora non ha trovato tempo di occuparsi della questione o, più semplicemente, non sa che pesci pigliare. Vista la clamorosa, e costosa, gaffe compiuta con TERCAS, visti i danni già portati al sistema creditizio italiano, in questo caso si è presa tutto il tempo necessario, ed anche di più, per emettere il proprio giudizio. Non è impossibile che tutto venga rimandato sine die, dato che l’estate si avvicina e dopo questa vi sarà l’avvicendamento con i la nuova commissione,

La speranza è che la misura, comunque già di suo limitata, non venga ulteriormente ostacolata in nome di un astratto concetto di “”Disturbo alla concorrenza” o di “Aiuto di stato”. Qui non c’è nessuna azienda da aiutare, visto che le banche sono già defunte, e l’unica che ha ricevuto un concreto contributo monetario è stata Intesa – San Paolo. Qui ci sono sono delle persone non agiate, truffate nel silenzio degli organi statali, da rimborsare. Speriamo che una volta tanto, la Commissione rispetti il proprio mandato nei confronti dei popoli europei o che, per lo meno, sia tanto svogliata dal non voler intervenire.

 

 


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