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Giovannino stai sereno! ( a farti fuori non sarà l’Italia…) (di Tanja Rancani)

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Il capo della banca centrale tedesca Weidmann non è tanto gradito in Italia, mentre il nostro Giovanni Tria sarebbe favorevole alle ambizioni tedesche alla BCE. Comunque traduco l’articolo del giornalista Stefan Beutelsbacher e poi facciamo qualche ragionamento.

Giovanni Tria minimizzerebbe la crisi del nostro paese, mentre in un intervista a New York avrebbe detto che nel posto (prossimamente) vacante del presidente della BCE, lui sarebbe aperto per ogni decisione, senza pregiudizio. Inoltre non bisognerebbe dipendere troppo dalle decisioni prese in passato – Cit. G. Tria.

Weidmann ha criticato diverse volte il governo italiano. Ultimamente si era espresso preoccupato per l’accordo trovato con l’UE, dopo la lite sul nostro deficit. Secondo Weidmann fu concordato col governo precedente(!) che il nostro paese avrebbe ridotto il deficit, non andando oltre ad un deficit/Pil di -0.8%, mentre l’accordo del -2.04% è stata una concessione eccessiva.

Sulle ambizioni di Weidmann alla posizione di punta della BCE, ha aggiunto Tria che: “Non voglio andare troppo oltre (col discorso) dicendo che appoggio queste ambizioni, sono aperto a tutto.”

Altri politici italiani si sarebbero espressi chiaramente contro una candidatura di Weidmann. La posizione si libera a novembre di quest’anno, quando Mario Draghi lascerà il posto per scadenza naturale. Il benvolere del gran paese Italia è importate per il successore di Draghi. (Eh???)

Tria che il fine settimana scorso era ad una conferenza alla Columbia University di New York, avrebbe edulcorato le conseguenze della recessione, nella quale è scivolata l’Italia. Il regresso sarebbe stato aspettato, avrebbe detto.

I mercati hanno riacquistato fiducia nell’Italia

I dati macroeconomici attuali non avrebbero alcun impatto sul fatto che i mercati stanno per riacquistare fiducia nell’Italia. Il suo paese è sulla strada giusta, “riduciamo i nostri debiti costantemente”, prosegue Tria. Il suo governo vorrebbe contemporaneamente e come reazione alle difficoltà economiche, aumentare gli investimenti pubblici.

In Italia il PIL 2018 è calato di 0.2% nel quarto trimestre, mentre nel terzo è calato di 0.1%. Dopo due trimestri di crescita negativa gli economisti parlano di “recessione tecnica.”

La recessione ostacola la volontà del governo di Roma di mantenere gli obiettivi accordati con l’UE in merito alla legge di bilancio di quest’anno. I piani dell’Italia di limitare il deficit a -2% si basa sulla presunzione che la crescita del PIL 2019 aumenta di 1%. L’Italia è uno dei paesi più indebitato al mondo, i debiti si sommano fino ad arrivare ad un rapporto deficit/PIL di ben 130%. (Piiiiii fortuna che non siamo giapponesi!)

Nell’Eurozona invece la crescita prosegue, anche se a velocità ridotta. Il PIL cresceva nel terzo come nel quarto trimestre di +0.2%. Per l’anno 2018 Eurostat prevede una crescita complessiva di +1.8%.

Che ci sia sfuggito ai giornalisti di “Die Welt“ che anche oggi i sindacati tedeschi hanno scioperato per un aumento di salario minimo? Oppure come siamo messi con le opere pubbliche che stentano ad arrivare? E il personale della sanità pubblica, sottopagati e costretti a fare straordinari su straordinari? Solo un paio di osservazioni che anche giornalisti non padroni della lingua tedesca potrebbero aver notato. Comunque mi piacerebbe sapere come fa “Die Welt” a concludere che le parole di Giovanni Tria siano state benevoli in confronto di Weidmann, secondo me è stato un parere neutrale e ponderato, dopo che sicuramente qualcuno lo avrà spronato a quella risposta. Poi mi piacerebbe capire quale politico italiano si sia espresso contro la candidatura del tedesco, pare proprio che qui ci sia un malinteso (se non una bufala). E in ultima, ma non siete stati proprio voi a silurare Weidmann, dicendo che la Merkel non lo vuole e che preferiva una candidatura di un’altra nazione, visto che vorrebbe attingere alla posizione del presidente della commissione europea per la Germania?

Cari redattori di “Die Welt” qua nessuno è fesso, gli unici che continuano a lanciare missili in direzione di Weidmann siete proprio vuoi. A noi italiani mai nessuno ha domandato se ci piace più lo schnitzel o les escargots, mi domando perché tutt’ad un tratto il gran paese Italia sia importante per una decisione istituzionale europea?!

Comunque Giovanni, tu stai tranquillo, che come sai chiunque viene è peggio di Weidmann!


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