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Analisi e studi

Giornata di Tagli: Bank of England e Federal Reserve tagliano i tassi lo stesso giorno

Sia la FED sia la BoE hanno tagliato i tassi della stessa quantità, 25pb, ma la differenza è che le politiche economiche USA e del Regno Unito saranno completamente diverse

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Ieri è stata una giornata di taglio dei tassi per i paesi anglofoni, USA e UK, e nel primo calo questo è avvenuto praticamente l’indomani della vittoria di Trump nelle elezioni USA.

La Fed ha abbassato la fascia obiettivo dei federal funds di 25 punti base al 4,5%-4,75% nella riunione di novembre 2024, dopo il taglio di 50 punti base di settembre, in linea con le aspettative.

I responsabili politici hanno ribadito il loro precedente messaggio di valutare attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi quando prenderanno in considerazione ulteriori aggiustamenti dei costi di finanziamento.

Durante la regolare conferenza stampa, il presidente Powell ha dichiarato che la Fed non ha una rotta prestabilita e continuerà a decidere riunione per riunione.

Il presidente della Fed ha anche lasciato aperta la porta a una pausa a dicembre, poiché i responsabili politici dovranno vedere dove portano i dati, ma non esclude “né in” né “out” un taglio dei tassi a dicembre. Comunque Powell si è detto sicuro che l’inflazione sia comunque sotto controllo e che si stabilizzerà sul 2%

Per quanto riguarda l’impatto della vittoria di Donald Trump, Powell ha osservato che le elezioni non avranno alcun effetto sulle decisioni politiche a breve termine e che la Fed non indovina, specula o ipotizza quali saranno le future politiche governative.

Ecco il relativo grafico:

Il ribasso sicuramente è stato gradito a Trump,  e Jerome Powell pare potrà terminare il proprio mandato in modo naturale e non essere sostituito anticipatamente.

La Banca d’Inghilterra ha abbassato il tasso di interesse di 25 punti percentuali, portandolo al 4,75% nella decisione di novembre 2024, come previsto, segnando il secondo taglio dei tassi in quattro anni dopo l’inizio del ciclo di tagli in agosto.

8 dei 9 membri del MPC hanno votato per un taglio, superando le aspettative di 7 voti a favore dei tagli. La decisione è stata allineata all’evidenza di un rallentamento della crescita dei prezzi nell’economia britannica, con l’inflazione di settembre scesa al minimo di oltre tre anni dell’1,7%.

Inoltre, l’inflazione dei servizi, che riflette la crescita dei prezzi sottostanti che tende ad essere più stabile nel contesto attuale, è scesa a un minimo di due anni del 4,9%, pur rimanendo elevata.

Nonostante l’inflazione di fondo continui a rallentare nel medio termine, la Banca si aspetta che il bilancio espansivo del Partito Laburista aumenti l’inflazione di 0,5 punti percentuali al suo picco. La Banca prevede ora che l’inflazione finisca l’anno al 2,5% e nel 2026 al 2,2%. A sua volta, il bilancio può aumentare il PIL dello 0,75% al suo massimo impatto in un anno.

Anche questa mossa dovrebbe, in teoria, aiutare l’economia britannica, ma per Londra il problema è la politica fiscale, con un governo che segue le tracce, perdenti, di quanto fatto  negli USA, con spese che fanno miliardari i proprietari di alberghi per migranti, non esattamente un’attività benefica. I Labour stanno preparando la propria rapida caduta, ma , per ora, non ci saranno elezioni.


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