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Giornata di dati. Traiamo qualche conclusione

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Oggi giornata di dati da analizzare .

Iniziamo con l’Italia . Nonostante molti titoli euforici dei TG, il risultato dei consumi di giugno è molto deludente: secondo l’Istat il valore delle vendite al dettaglio cala dello 0,3% rispetto al mese precedente. Vi è un incremento su base annua pari allo 1,7 %, ma se consideriamo i primi sei mesi dell’anno abbiamo un incremento delle vendite pari solo allo 0,4%.

Istat ha emesso anche i dati provvisori sull’inflazione ad agosto, con un +0,2% sul mese precedente, sia su base annua confrontati con agosto 2014. I prezzi dei beni, confrontati su base annua, calano dello 0,5 % (era solo -0,3 a Luglio)  e quelli dei servizi crescono dello 0,7 % (era lo 0,8% a luglio). Gli energetici non regolamentati calano fortemente.

Sono usciti anche i dati provvisori per l’inflazione nell’area euro. L’inflazione su base annua è stata anche qui dello 0,2%, con un calo degli energetici del 7,1% ed un incremento dei prezzi dei servizi e degli alimentari del 1,2%.

 

Cosa possiamo dire. L’economia non tira, e non lo diciamo solo per il bassissimo tasso di inflazione, sia in Italia sia nella UE, che potrebbe essere dovuta al calo degli energetici, quanto anche all’andamento dei beni esclusi gli energetici, che non riesce a sollevarsi dall’ 1%. Se analizziamo il caso italiano questo è confermato dal mancato sviluppo delle vendite al dettaglio: 0,2% è veramente poco, praticamente nulla, e consideriamo che partiamo da livelli molto bassi

retail sales italy

(vendite al dettaglio ultimi 5 anni)

Vediamo che negli anno precedenti sono state molto basse, alternando più numerosi momenti di calo a momenti di tenue crescita.

Insomma la “Cura” applicata dall’Europa (molto blanda) e dal governo italiano per la crescita economica non funziona. Non ci sono segni di sviluppo. Bisognerebbe cambiare cura, ma i medici lo capiscono , oppure cercano di curare una polmonite con un’aspirina ? Se così fosse sarebbe necessario cambiare i medici.

 


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