Seguici su

Attualità

Gilet Gialli “Atto XII”: parteciperanno anche gli Italiani ed altri europei

Pubblicato

il

 

Per domani è atteso l’Atto XII dei Gilet Gialli che vedrà anche la partecipazione, a Nizza del Movimento 101 di Moreno Pasquinelli e di FabioFrati in appoggio ai Gilet Gialli Francesi.

Sono attese anche altre partecipazioni internazionali anche perchè questa volta la protesta è anche contro le violenze della Polizia mentre un Macron sempre più in difficoltà, per il ritorno del caso Benalla, cerca di organizzare delle contromanifestazioni francamente risibili.

Nel mentre il parlamento discute una legge anti casseur che porta la Francia indietro di due secoli, all’inizio del diciannovesimo secolo, quando la legge prevedeva l’esistenza di una divisione sociale con delle “Classi sociali pericolose” per le quali l’onere della prova veniva invertito. Torniamo al tempo di Jean Valjean, dei miserabili.

A fare questa critica che dà ai prefetti, non ai giudici, un potere abnorme non è una persona qualsiasi, ma un senatore della UDI; un partito moderato, il cui nonno fu uno dei soli 80 deputati a NON votare per i pieni poteri al Maresciallo Petain. Lui, la cui famiglia ha lottato contro il regime parafascista d Vichy, non ha problemi a richiamarne l’esempio:

Ormai vi è una dicotomia sempre più netta fra paese Francia e classi dominanti, autorefernziali. In poche ore una raccolta firme contro le Flashbal, le pericolose armi antisommossa, ha racolto 150 mila firme, proprio quando il Consiglio di Stato ne riteneva legittimo l’uso. Praticamente si dà al poliziotto quasi una licenza, se non di uccidere, di ferire gravemente.

Nel frattempo proseguono le violenze, spesso stupide, come in questo caso in cui i poliziotti tolgono le chiavi delle moto a due motociclisti innocui e le buttano via.

La settimana scorsa uno dei capi dei gilet gialli, Jerome Rodriguez, mentre faceva delle videoriprese in Place de la Bastille, è stato colpito da una LBD ed ha perso un occhio. I feriti in questi mesi sono stai 2000 molti dei quali gravi. Quale differenza c’è fra il regime di Maduro e quello di Macron? Solo il fatto che il primo non è appoggiato dagli USA e che ha trovato un antagonista.

Una manifestazione che dura 12 settimane, cioè tre mesi, è eccezionale. Vedremo quanta gente scenderà in piazza questo sabato. Il cuore dovrebbe essere a Valence, oltre che a Parigi. Il governo non pare essere riuscito a dare una risposta valida, sembra che la protesta proprio non venga compresa. Le Roi non comprende più il suo popolo.

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito