Economia
Giappone: Shigeru Ishiba batte Sanae Takaichi e diventa primo ministro del Giappone. Che significa per l’economia
Shigeru Ishiba prevale al ballottaggio su Sanae Takaichi e diventa presidente del Partito Liberal Democratico di governo e Primo Ministro del Giappone. Cosa cambierà dal punto di vista della politica economica giapponese ?
Dopo cinque tentativi, l‘ex Ministro della Difesa Shigeru Ishiba sarà finalmente alla guida del Partito Liberal Democratico – e del Giappone.
Il veterano Ishiba, che è stato anche segretario generale del partito, ha vinto le elezioni presidenziali dell’LDP venerdì, sconfiggendo il ministro della Sicurezza economica Sanae Takaichi in un voto di ballottaggio, e sarà nominato primo ministro la prossima settimana dopo un voto parlamentare.
Ishiba ha vinto il ballottaggio con 215 voti – 189 da parte dei legislatori del LDP più 26 voti da parte dei capitoli locali del LDP – contro Takaichi, che ha ottenuto 194 voti. Nel primo turno di votazione tra altri otto candidati, ha ottenuto 154 voti, avanzando al turno decisivo contro Takaichi, che ha ottenuto 181 voti. Takaichi , se eletta , sarbbe stata la prima donna presidente del partito Liberlademocratico e Primo Ministro del Giappone, ma, nonostante la vittoria al primo turno, non è riuscita a vincere al ballotaggio.
Tutto questo in un ambiene molto complesso e combattutto per il partito che fu di Shinzo Abe, costretto a cambiare leadership per uno scandalo legato ai fondi neri con le dimissioni del precedente presidente Kishida. Dal punto di vista politico Ishiba garantisce una continuità con la linea politica, anche se il partito si sta riformando con lo scioglimento delle correnti interne, tranne una, proprio per il problema dei finanziamenti occulti.
Cosa significa la vittoria di Ishida dal punto di vista economico.
Se Sanae Takeichi era una delle menti dietro alla politica dell’Abenomics, cioè alla politica monetaria espansiva che ha segnato il Giappone dal 2011 e praticamente sino a oggi, ed era un’esperta di economia, Ishiga ha una visione più conservatriche e ha più volte criticato l’allargamento monetario, ritenendo che tassi d’interesse positivi possano essere più utili per l’economia Giapponese.
Una politica monetaria più restrittiva e tassi ‘interesse positivi sono ovviamente una restrizione sia per l’economia in generale, sia per la bors di Tokio, mentre vengono ad essere un elemento positivo per il sistema bancario. Inoltre, anche se controintuitivo, la politica dei tassi positivi nel tempo potrebbe portare a un indebolimento dello Yen, in questo caso legato al calo del surplus della bilancia commerciale e quindi alla necessità di indebolire la valuta nei confronti delle altre pari internazionali.
Quindi la politica economica giapponese potrebbe cambiare, anche se si tratterà di cambiamenti moderati e nel tempo e non di una rivoluzione. In Giappone le rivoluzioni sono dolci.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
Pingback: Giappone: Ishida vole lo scioglimento della Camera e a voto anticipato entro ottobre
Pingback: Il Primo Ministro del Giappone vuole la condivisione nucleare con gli USA