Attualità
Giappone: Kishida potrebbe essere tentato dalle elezioni anticipate per frenare il nuovo partito liberal-populista
Il recente aumento degli indici di gradimento del suo Gabinetto ha rafforzato le speculazioni secondo cui il Primo Ministro Fumio Kishida potrebbe sciogliere la Camera dei Rappresentanti subito dopo il vertice del Gruppo dei Sette che si terrà nella sua circoscrizione di Hiroshima a partire da venerdì prossimo.
Il Partito liberaldemocratico al governo, guidato da Kishida, ha conquistato quattro dei cinque seggi in parlamento in palio nelle elezioni suppletive di fine aprile, poiché gli elettori sembrano aver apprezzato i suoi sforzi diplomatici, come il miglioramento dei legami con la Corea del Sud e una visita a sorpresa in Ucraina.
Ma resta da vedere se l’LDP sarà in grado di aumentare i suoi seggi in un’eventuale elezione anticipata, dal momento che è riuscito a vincere le elezioni suppletive solo con un margine ristretto e ha perso in un collegio elettorale contro un partito di opposizione in crescita con sede a Osaka.
Poiché Kishida punta alla rielezione nella corsa presidenziale dell’LDP nel settembre 2024, si troverebbe di fronte a una decisione impegnativa sulla tempistica dello scioglimento della Camera bassa, data la mancanza di una garanzia certa che il suo partito uscirà vittorioso dalle elezioni.
Dopo il trionfo del partito al governo nelle elezioni della Camera dei Consiglieri del luglio 2022, Kishida, divenuto presidente dell’LDP nel settembre 2021, è stato ampiamente accreditato di aver goduto di un “triennio d’oro” senza elezioni nazionali.
Le prossime elezioni della Camera Alta sono previste per l’estate del 2025. Gli attuali mandati quadriennali dei membri della Camera bassa scadono nell’ottobre dello stesso anno, a meno che il primo ministro non scelga di sciogliere la camera in base a una disposizione della Costituzione che gli assegna questo potere. Nonostante il governo giapponese appaia stabile, comunque anche a Tokio iniziano ad esservi dei problemi.
Alla fine dello scorso anno, la presa del potere di Kishida è stata scossa dalle rivelazioni sui rapporti tra i legislatori dell’LDP e il controverso gruppo religioso della Chiesa dell’Unificazione, nonché dalle dimissioni di quattro membri del Gabinetto dovute in parte a scandali di finanziamento politico.
Il tasso di sostegno del suo gabinetto è sceso a quello che viene considerato il “livello di pericolo” del 30%, ma è in netta ripresa da quando Kishida ha avuto colloqui con il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol a Tokyo e ha visitato l’Ucraina durante l’invasione russa di marzo.
Alla fine di aprile, alcuni sondaggi hanno mostrato che l’indice di gradimento del Gabinetto Kishida era risalito a circa il 50% e che l’LDP aveva vinto le elezioni suppletive, il che potrebbe spingere il primo ministro ad anticipare i tempi per lo scioglimento della Camera bassa, hanno detto i legislatori al governo.
Gli esperti politici, tuttavia, hanno affermato che, dopo un attento esame del numero di voti raccolti dall’LDP, i risultati delle elezioni suppletive non sono considerati una “vittoria clamorosa” per il partito.
In un distretto della Camera Alta, una candidata sostenuta dall’LDP ha sconfitto la sua rivale solo con un leggero margine di circa 300 voti. In una circoscrizione della Camera bassa, l’LDP ha superato gli avversari che non sono riusciti a trovare un candidato unitario.
Guardando alle elezioni suppletive, un legislatore dell’LDP che in passato ha ricoperto il ruolo di membro del Gabinetto ha messo in guardia dal convocare elezioni lampo, affermando: “Sciogliere la Camera bassa solo sulla base del rimbalzo degli indici di gradimento sarebbe prematuro e affrettato”.
L’avversario poco conosciuto in occidente è il Nippon Ishin no Kai, il Partito dell’Innovazione Giapponese, considerato il vero vincitore di una serie di elezioni ad aprile, compresi i sondaggi locali. Il partito è intenzionato a diventare la principale forza di opposizione alle prossime elezioni generali, superando i socialisti che appaiono in crisi anche in Estremo Oriente.
Il gruppo politico regionale Osaka Ishin no Kai, che ha dato origine a Nippon Ishin, è stato creato nel 2010 con la sua piattaforma nota come “piano della metropoli di Osaka”. Il piano era stato concepito per ottenere una governance efficace dal punto di vista dei costi, eliminando la duplicazione del lavoro da parte della prefettura e delle amministrazioni comunali di Osaka.
L’iniziativa è stata bocciata due volte ai referendum locali del 2015 e del 2020, ma il partito riformista, ora guidato dal legislatore della Camera bassa Nobuyuki Baba, ha costantemente ampliato la sua base di sostegno oltre Osaka. Baba ha iniziato la sua carriera politica come membro dell’LDP.
Potremmo definire il Partito dell’Innovazione come una curiosa combinazione di populismo, liberismo e progressismo. Questa forza politica vuole il superamento della costituzione del dopoguerra, dettata dagli americani, e il superamento anche dei limiti al riarmo. Nello stesso tempo però vuole delle riforme di limitazione della burocrazia e di liberalizzazione dei rapporti di lavoro, collegate ad una delega dei poteri amministrativi alle prefetture. A questo unisce delle istanze progressiste, come il matrimonio fra persone dello stesso sesso e la possibilità per le donne sposate di mantenere il proprio cognome. Anche nel populismo il Giappone si rivela politicamente diverso dai paesi occidentali, a parte la progressiva decadenza del socialismo.
Ad aprile, un candidato del Nippon Ishin ha battuto un rivale appoggiato dall’LDP nelle elezioni suppletive della Camera Bassa a Wakayama e un altro si è assicurato il governatorato a Nara. Entrambe le prefetture si trovano nella regione del Kansai, con Osaka come centro.
Alla fine, il Nippon Ishin ha esteso il suo raggio d’azione acquisendo 774 leader locali e membri dell’assemblea in tutto il Paese, passando da 468 all’inizio di febbraio; il politico dell’opposizione di Nara è diventato il primo governatore del gruppo al di fuori di Osaka.
L’LDP e gli altri partiti sono stati diffidenti nei confronti dei preparativi fatti dal Nippon Ishin per le prossime elezioni generali, dato che il suo segretario generale, Fumitake Fujita, si è impegnato a schierare candidati in tutti i 289 distretti elettorali.
Tuttavia, Nozomu Yamazaki, professore di teoria politica all’Università di Komazawa, ha affermato che l’impatto del partito sulla decisione di Kishida in merito alla data di scioglimento della Camera bassa è limitato, affermando che la sua influenza non si è ancora diffusa a livello nazionale.
Osservando le politiche conservatrici condivise tra LDP e Nippon Ishin, come la difesa nazionale e la modifica della Costituzione pacifista, Yamazaki ha detto che Kishida “non lo percepisce come una minaccia in grado di rovesciare il suo partito dal potere”. Nello stesso tempo però Kishida potrebbe essere tentato dal convocare le elezioni ora per avvantaggiarsi nei confronti dei populisti.
Se riuscirà a ospitare con successo il vertice di tre giorni del G7 a Hiroshima, gli indici di gradimento del suo Gabinetto aumenteranno ulteriormente, ma Yamazaki ha aggiunto che qualsiasi effetto positivo sulla popolarità di Kishida sarà probabilmente di breve durata.
Sarebbe una scommessa rischiosa per Kishida indire le elezioni generali solo sulla base di un aumento del tasso di gradimento del suo Gabinetto dopo il vertice del G7, che non sarebbe “abbastanza potente da portare il partito a una vittoria schiacciante”, ha detto Yamazaki.
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