Europa
Germania verso le elezioni, debito e Ucraina al centro del dibattito
La crisi del governo semaforo in Germania apre la strada a elezioni decisive. Al centro del dibattito il freno al debito, il supporto all’Ucraina e le strategie economiche. Scholz si prepara a una nuova coalizione, mentre la CDU-CSU guida i sondaggi
In Germania si è aperta la campagna elettorale, lasciandosi alle spalle il governo “semaforo” (SPD, Verdi e Liberali) guidato da Olaf Scholz. Il fallimento della coalizione è stato segnato da disaccordi profondi, con il ministro delle Finanze Christian Lindner, leader dei Liberali, al centro delle critiche. Lindner ha presentato proposte controverse, come il rinvio degli obiettivi climatici e il taglio al Bürgergeld, provocando tensioni con SPD e Verdi.
La vera miccia, però, è stata la richiesta di Scholz di sospendere lo Schuldenbremse (freno all’indebitamento), uno strumento radicato nella politica e nella società tedesca. La risposta di Lindner, negativa e intransigente, ha contribuito alla fine della coalizione.
La questione del debito
Il tema del freno all’indebitamento è centrale nel dibattito politico. Introdotto per evitare una crescita incontrollata del debito pubblico, il freno è una misura che limita la possibilità del governo di indebitarsi, salvo eccezioni straordinarie come guerre o crisi economiche. Scholz ha tentato di sfruttare queste eccezioni per giustificare nuovi investimenti, ma la Corte costituzionale di Karlsruhe ha già respinto iniziative simili in passato.
Il rifiuto culturale del debito in Germania ha radici profonde: dall’iperinflazione del 1923 al crollo del 1929, il debito è visto come una fonte di instabilità e rischio, un tema che ancora oggi influenza scelte politiche e sociali.
Le posizioni dei partiti politici
La CDU-CSU, guidata da Friedrich Merz, rimane contraria a qualsiasi allentamento del freno al debito. Tuttavia, Merz ha ammesso che il freno potrebbe essere riformato, purché i fondi non siano destinati a politiche sociali o consumi.
Anche i Verdi sono divisi sulla questione. Il nuovo segretario Felix Banaszak si è opposto alla proposta di abolire il freno, proponendo invece di escludere gli investimenti dal calcolo del deficit. Questa idea, vicina alle posizioni di altri paesi europei, potrebbe rappresentare un compromesso.
Ucraina e spesa sociale, temi chiave della campagna
La gestione del supporto all’Ucraina e l’impiego di risorse pubbliche sono diventati argomenti sensibili. Scholz si è opposto all’utilizzo di missili a lungo raggio e ha criticato l’eccessiva spesa per la guerra, sostenendo la necessità di proteggere le politiche sociali interne. Queste posizioni riflettono un cambiamento nella percezione pubblica e una strategia per attrarre voti in vista delle elezioni.
Il panorama politico in vista delle elezioni
Secondo i sondaggi, la CDU-CSU dovrebbe emergere come primo partito alle elezioni di febbraio, ma la questione delle alleanze resta aperta. SPD potrebbe rappresentare il partner più probabile, mentre i Verdi e i Liberali affrontano crescenti difficoltà. Scholz sta cercando di distanziarsi dal fallimento del governo semaforo, paventando una nuova “Grosse Koalition” e riposizionandosi strategicamente per affrontare le sfide future.
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