Attualità
Germania “Verde” e Fuori dalla Nato. Il futuro politico tedesco è l’incubo per gli altri
La politica tedesca sta prendendo una piega molto interessante, ma anche molto preoccupante, per il resto dell’Europa. Anche in risposta alle minacce della CDU di non appoggiare un governo Verde – Nero, il leader del partito Robert Habeck ha affermato che il suo partito dovrebbe valutare positivamente anche un’alleanza Rosso – Rosso – Verde (Linke, SPD, Verdi) al fine di non essere ricattabili dalla CDU/CSU con la governabilità. Però la nuova coalizione dovrebbe essere in grado di dimostrare la propria capacità di prendere decisioni di politica estera rilevanti, iniziando dalla richiesta di scioglimento della NATO, per poi proseguire nel “Tutela del nucleo industriale della Germania” e con una serie di misure come la “Coabitazione” nelle grandi città e, naturalmente, la “Neutralità climatica” per difendere la libertà. La difesa dell’economia tedesca è un contentino ai ceti medi, che ne verranno ulteriormente impoveriti, mente la soluzione coabitativa per le grandi città viene vista come la soluzione contro la carenza di case nei grandi centri urbani, senza bisogno di costruirne altre. Un bel ritorno all’Unione Sovietica pre-Krushov.
Attualmente la NATO è già una sorta di “Caramella con il buco in mezzo” in Europa, perché in epoca Trump gran parte delle forze sono state spostate nei paesi dell’Est Europa. Paradossalmente Polonia e Italia sono molto più essenziali della Germania, ma comunque sarebbe un cambiamento epocale che metterebbe Germania e USA in rotta di collisione, anche in epoca Biden. Inoltre i paesi dell’est dovrebbero rivedere le proprie politiche in una visione più filoamericana e “Raffreddare” i rapporti con la Germania, ma la reazione più dura sarò degli USA e non solo verso Berlino, ma verso tutta la UE, ricordando anche che Victoria “Che si fotta la UE” Nuland è ora ai vertici organizzativi della politica estera americana.
La reazione dei Verdi viene dopo che il segretario della CSU Blume ha cercato di spronare la CDU/CSU a non accettare la soluzione di una coalizione Verde Nera in cui la CDU sarebbe un partner minoritario, puntando invece alla vittoria. Una chiamata alla armi che, però, sembra piuttosto velleitaria viste le previsioni elettorali e, soprattutto, la sudditanza ideologica e politica di un partito che è ormai alla frutta.
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