Germania

Germania: quanto può durare Merz? CDU al 24% AfD al 27, il 47% dei tedeschi sfiduciati

Germania, sondaggi shock: il Cancelliere Merz crolla, l’AfD vola e diventa primo partito. Cosa succede ora?

Pubblicato

il

Sembra che l’aria di Berlino non giovi particolarmente al Cancelliere Friedrich Merz. Dopo appena quattro mesi dalla sua elezione, la tanto decantata “luna di miele” con l’elettorato tedesco pare essere giunta a una brusca conclusione. Un recente sondaggio dell’istituto INSA, non esattamente l’ultimo arrivato, dipinge un quadro a tinte fosche per il leader della CDU, con un’insoddisfazione crescente che dovrebbe far suonare più di un campanello d’allarme alla Konrad-Adenauer-Haus.

I numeri, nella loro fredda oggettività, sono piuttosto eloquenti. Se a inizio giugno la percentuale di tedeschi scontenti dell’operato di Merz si attestava su un già non trascurabile 45%, a fine settembre è schizzata a un preoccupante 65%. Un balzo di 20 punti percentuali in negativo, che in politica non è un semplice dato statistico, ma il segnale di uno scollamento profondo. Di contro, i soddisfatti crollano dal 36% ad appena il 23%. Un calo di 13 punti che la dice lunga sulla percezione del suo governo.

Se si valuta quale partito, secondo i tedeschi, può risolvere i problemi della Germania, solo il 18% pensa che questa soluzione possa provenire dalla CDU, il 15% da AfD e solo il 7% dalla SPD. Il 47% ritiene che NESSUN PARTITO possa risolvere i problemi del paese. Un segno della sfiducia totale nella politica:

La CDU non sfonda e l’AfD ne approfitta

Mentre il Cancelliere perde consensi, il suo partito, l’Unione CDU/CSU, non riesce a capitalizzare, rimanendo inchiodato al 24% nelle intenzioni di voto. Una stagnazione che diventa ancora più problematica se si guarda alla propria destra. Nello stesso sondaggio INSA, infatti, Alternative für Deutschland (AfD) si conferma primo partito con il 27%. Un sorpasso stabile che certifica come una fetta consistente dell’elettorato conservatore non veda più nell’Unione una risposta adeguata alle proprie istanze.

La situazione del resto della compagine politica tedesca non è meno interessante e frammentata:

  • SPD: I socialdemocratici, partner di coalizione, rimangono stabili al 13%, un risultato non esaltante che li relega a un ruolo di junior partner.
  • Verdi: Guadagnano un punto percentuale, salendo al 12%, forse raccogliendo qualche deluso dalla sinistra.
  • Die Linke: La sinistra radicale si attesta su un solido 11%.
  • Altri: BSW (la formazione di Sahra Wagenknecht) al 4% e i liberali della FDP al 3% sarebbero, allo stato attuale, fuori dal Bundestag, non superando la soglia di sbarramento del 5%. Altri paritti segnano il 6%.

Come ha fatto notare il direttore dell’INSA, Hermann Binkert, con un 11% di voti dispersi tra partiti che non entrerebbero in Parlamento, la soglia per una maggioranza si abbassa notevolmente. Binkert sottolinea che né una coalizione CDU/CSU-SPD (37%) né un’alleanza “rosso-rosso-verde” (36%) avrebbero i numeri per governare.

L’unica maggioranza aritmetica possibile, a guardare i numeri, sarebbe quella tra CDU/CSU e AfD. Un’ipotesi che fino a qualche tempo fa sarebbe stata liquidata come fantapolitica, ma che oggi i numeri rendono, almeno sulla carta, una possibilità. Un bello scenario per chi voleva “normalizzare” la politica tedesca.

 

Domande e Risposte

1. Perché il gradimento del Cancelliere Merz sta calando così rapidamente?

Il calo di popolarità di Friedrich Merz può essere attribuito a una combinazione di fattori. Spesso, dopo un’elezione, le aspettative degli elettori sono molto alte e la realtà del governo, con i suoi compromessi e le sue difficoltà, porta a una rapida disillusione. Inoltre, la Germania sta affrontando sfide economiche significative, come l’alto costo dell’energia e la debolezza del settore manifatturiero. Le politiche del governo potrebbero non essere percepite come efficaci o sufficientemente incisive per affrontare queste crisi, spingendo gli elettori, soprattutto quelli più a destra, a cercare alternative considerate più radicali.

2. L’ascesa dell’AfD è un fenomeno inarrestabile?

L’ascesa dell’AfD non è necessariamente inarrestabile, ma riflette una profonda insoddisfazione verso i partiti tradizionali. Il successo di AfD è legato alla sua capacità di intercettare il malcontento su temi come l’immigrazione, la sicurezza e le politiche economiche ed energetiche. La sua crescita futura dipenderà da due fattori principali: la capacità dei partiti di governo (CDU/CSU e SPD) di fornire risposte concrete ai problemi dei cittadini e la capacità della stessa AfD di trasformare il consenso elettorale in una proposta politica credibile e meno isolata, superando le accuse di estremismo che ne limitano le alleanze.

3. Quali sono le possibili future coalizioni di governo in Germania?

Con l’attuale frammentazione politica, formare una maggioranza stabile è complesso. La “Grande Coalizione” tra CDU/CSU e SPD, pur essendo un’opzione tradizionale, appare numericamente debole e politicamente logora. Un’alleanza “Giamaica” (CDU/CSU, Verdi, FDP) è al momento impossibile, dato che la FDP non entrerebbe in parlamento. L’unica maggioranza aritmetica indicata dal sondaggio è tra CDU/CSU e AfD. Tuttavia, questa opzione è esclusa a priori dalla CDU a causa del “cordone sanitario” contro l’estrema destra. Ciò potrebbe portare a una paralisi politica o a governi di minoranza instabili.

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento

Annulla risposta

Exit mobile version