Difesa

Germania: pioggia di miliardi sulla Difesa. Droni spia, missili e corazzati per la Nuova Bundeswehr

La Germania accelera sul riarmo: via libera a droni spia avanzati, centinaia di missili Patriot e nuovi blindati. Un investimento miliardario che ridisegna la Bundeswehr per affrontare le nuove sfide strategiche.

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Finita la pausa estiva, a Berlino non si è perso tempo. Con una mossa che la dice lunga sulle nuove priorità strategiche tedesche, la Commissione Bilancio del Bundestag ha dato il via libera a una serie di progetti di approvvigionamento militare dal valore complessivo di miliardi di euro. L’annuncio, quasi a voler segnare un passo deciso e senza tentennamenti, è arrivato tramite una nota dell’Ufficio Acquisti della Bundeswehr (BAAINBw). Si tratta di una “lista della spesa” corposa e tecnologicamente avanzata, che testimonia la volontà della Germania di accelerare sulla Zeitenwende, la “svolta epocale” annunciata all’indomani del conflitto in Ucraina.

L’obiettivo è duplice: da un lato, colmare decenni di sottoinvestimenti che avevano reso la Bundeswehr, per stessa ammissione dei suoi vertici, quasi “nuda”; dall’altro, rimpiazzare i materiali e i sistemi d’arma ceduti a Kiev, mantenendo al contempo un elevato livello di prontezza operativa. Una quadratura del cerchio complessa, che richiede ingenti risorse economiche e una visione industriale chiara. Vediamo nel dettaglio quali sono i principali capitoli di spesa approvati.

La ricca lista della spesa tedesca: droni, tecnologia e potenza di fuoco

Il piano di modernizzazione tocca settori nevralgici delle forze armate, dalla sorveglianza aerea alla difesa missilistica, passando per la logistica e le forze di manovra terrestri. Ogni acquisizione è pensata per rispondere a una precisa esigenza dello scenario attuale.

Droni Heron TP: Gli occhi (e le orecchie) elettronici del cielo

L’aeronautica militare, la Luftwaffe, vedrà un potenziamento significativo delle sue capacità di ricognizione e sorveglianza (ISR). L’ordine riguarda tre nuovi droni MALE (Medium Altitude Long Endurance) Heron TP, di fabbricazione israeliana, che si aggiungeranno ai cinque già in leasing, portando la flotta totale a otto velivoli. La consegna è prevista a partire dal 2028, senza fretta. La vera novità, però, risiede nella dotazione specifica di questi nuovi droni: saranno equipaggiati per la “sorveglianza elettromagnetica“. In termini semplici, non si limiteranno a “vedere” con telecamere ad alta risoluzione, ma potranno anche “ascoltare”, intercettando e analizzando le emissioni di radar e sistemi di comunicazione nemici. Una capacità cruciale nella guerra elettronica moderna per mappare le difese avversarie.

IAF Eitan (Heron TP) UAV (drone), Israeli Air Force, Independence Day 2017

Missili Patriot GEM-T: incremento della difesa aerea

Il conto più salato, circa 1,5 miliardi di euro secondo le stime, riguarda l’acquisto di 300 missili intercettori Patriot GEM-T (Guidance Enhanced Missile-Tactical) dal colosso statunitense Raytheon. Questa mossa è fondamentale per ricostituire le scorte, intaccate dalle cessioni all’Ucraina, e per potenziare la difesa aerea a lungo raggio. È interessante notare che, sebbene sia in fase di allestimento una linea di produzione per questi missili in Germania (in collaborazione con MBDA), i vettori ordinati proverranno direttamente dagli Stati Uniti, per cui saranno un semplice esporso per la Germania, senza ricadute economiche interne. Si tratta di una fornitura “dirottata” da un altro cliente, a testimonianza dell’urgenza percepita da Berlino. Parallelamente, sono stati approvati fondi per aggiornare i lanciatori, rendendoli compatibili anche con i più moderni missili PAC-3 MSE di Lockheed Martin, ampliando la flessibilità del sistema. La Germania non ha ordinato, al contrario della Danimarca, i SAMP/T franco italiani, confermando la propria dipendenza da Washington.

Patriot GEM

Patria 6×6: Il futuro del trasporto truppe corazzato

Sul fronte terrestre, si muove il primo passo per il pensionamento dello storico veicolo da trasporto truppe Fuchs, in servizio da decenni. La commissione ha approvato il finanziamento per l’acquisto del primo esemplare di serie del veicolo corazzato ruotato Patria 6×6, di concezione finlandese. Questo primo veicolo sarà destinato al corpo del genio per una serie di test di accettazione. Se, come probabile, l’esito sarà positivo, si aprirà la strada a un ordine ben più consistente per centinaia di mezzi. Il Patria 6×6 è un veicolo modulare, facilmente adattabile a diversi ruoli (trasporto truppe, posto comando, ambulanza), che promette maggiore protezione, mobilità e costi di gestione inferiori rispetto al suo predecessore.

Mezzo Patria 6X6

Supporto Operativo: logistica digitale e sanità da dampo

La guerra moderna non è fatta solo di armi, ma anche di logistica e supporto. Il Bundestag ha stanziato fondi per l’acquisto di container IT speciali, dotati di schermature e tecnologie avanzate, per creare posti di comando digitali sicuri e protetti durante le operazioni sul campo. Inoltre, è stato approvato l’acquisto di otto strutture mediche mobili. Si tratta di veri e propri ospedali da campo ad alta mobilità, capaci di garantire interventi chirurgici d’urgenza e terapie intensive a ridosso della linea del fronte, un insegnamento diretto delle recenti esperienze belliche.

Esempio di container per uso militare

Addestramento: Simulatori all’avanguardia per i carristi

Infine, si investe anche sulla formazione. Sono stati approvati fondi per aggiornare i simulatori del carro armato Leopard 2 alla sua versione più moderna, la A7. Questo permetterà agli equipaggi di addestrarsi in scenari estremamente realistici, mantenendo un alto livello di prontezza operativa senza l’usura e i costi associati all’uso continuo dei mezzi reali.

COn questa decisione, dopo mesi dall’entrata al potere del nuovo governo Merz, la Germania inizia ad applicare oggettivamente le varie promesse di riarmo militare fatte sinora. Sarà un processo lungo e costoso, ma che Berlino considera, evidentemente, non più rinviabile e che utilizzerà notevoli risorse finanziarie, molte delle quali spese all’estero, senza nessun avanzamento né tcnologico né produttivo tedesco. Però le armi sono la nuova mania tedesca e verrà perseguita sino in fondo, sino all’estremo.

Domande e Risposte

1) Qual è il tema centrale di questi nuovi investimenti militari tedeschi?

Il tema centrale è la Zeitenwende (svolta epocale) che si traduce in azione concreta. Dopo anni di budget limitati e dibattiti politici, la Germania sta investendo massicciamente per colmare le lacune di capacità delle sue forze armate (Bundeswehr). Questi acquisti non sono casuali, ma mirano a modernizzare settori chiave: sorveglianza avanzata con droni specializzati, difesa aerea robusta con i Patriot, e mobilità protetta per le truppe di terra con i nuovi Patria 6×6. È la dimostrazione tangibile della volontà tedesca di tornare a essere un pilastro militare credibile in Europa.

2) Perché questa approvazione di spesa da parte della Commissione Bilancio è così significativa?

La sua importanza risiede nella tempistica e nella portata. Avvenuta subito dopo la pausa estiva, segnala un’accelerazione decisa e la volontà di non perdere altro tempo. Non si tratta di piccoli aggiustamenti, ma di progetti miliardari che impegnano il paese per anni. L’approvazione dimostra che c’è un solido consenso politico dietro la necessità di riarmare, superando le storiche reticenze tedesche. Inoltre, agisce su un doppio binario: potenziare la propria difesa e, contemporaneamente, rimpiazzare gli aiuti militari forniti all’Ucraina, mostrando un impegno strategico a lungo termine per la sicurezza del continente.

3) Quali sono le ricadute pratiche e strategiche di questi acquisti per la Germania e la NATO?

Le ricadute sono enormi. A livello pratico, la Bundeswehr acquisirà capacità di sorveglianza elettronica di prim’ordine, uno scudo anti-missile più denso e credibile, e una fanteria meccanizzata più moderna e protetta. Strategicamente, una Germania militarmente più forte rafforza l’intero fianco orientale della NATO, riducendo il carico sugli Stati Uniti. Diventa un fornitore di sicurezza più che un semplice beneficiario. Per la NATO, avere il suo membro economicamente più potente che investe seriamente nella difesa convenzionale è un segnale fondamentale di coesione e deterrenza verso qualsiasi potenziale avversario.

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