Analisi e studi
Germania: ordini per l’industria precipitano e le previsioni per il PIL si fanno nere
La Germnia vede un calo secco degli ordini industriali, una volta esauriti quelli giunti in giugno e luglio e riguardanti bevi di grande valore individuale. Anche le previsioni sul PIL volgono verso la recessione
Altre cattive notizie per la Germania, sia dal punto di vista dell’industria sia dell’economia in generale, e ormai questi segnali si fanno sempre più evidenti. Gli ordini di fabbrica in Germania si sono ridotti del 5,8% mese su mese nell’agosto 2024, rispetto alle previsioni del mercato di un calo del 2,0% e dopo una crescita del 3,9% rivista al rialzo nel mese precedente.
Si è trattato del calo più marcato da gennaio, dopo gli ordini su larga scala di aerei, navi e treni registrati a luglio. I nuovi ordini di beni strumentali hanno subito il calo maggiore (-8,6%), seguiti dai beni intermedi (-2,2%) e dai beni di consumo (-0,9%).
In particolare, gli ordini dall’estero sono diminuiti del 2,2%, trascinati da un crollo del 10,5% degli ordini dall’Eurozona, mentre la domanda dall’esterno dell’Eurozona è aumentata del 3,4%.
Nel frattempo, gli ordini interni sono crollati del 10,9%, a segnare che è proprio la Germania ad essere in crisi. Escludendo i grandi ordinativi, gli ordini in entrata sono scesi del 3,4% rispetto a luglio. Nel confronto trimestrale, i nuovi ordini sono aumentati dello 0,7% nel periodo giugno-agosto rispetto ai tre mesi precedenti. Ecco il rrelativo grafico:
Gli ordini, evidentemente da entità pubbliche, avevano tenuto a galla la produzione industriale e giugno e luglio, ma si sono esauriti ad agosto, e il forte calo degli ordini interni viene a indicare che quello che manca è proprio la spinta dei consumi interni, per cui la crisi è già dentro la Germania.
Questo non esaurisce le cattive notizie per la Germania. Il governo tedesco prevede una contrazione dell’economia nazionale dello 0,2% quest’anno, come riporta la Sueddeutsche Zeitung in vista di una stima ufficiale prevista per mercoledì, senza specificare come ha ottenuto l’informazione. Quindi l’ultimo semestre sarà fortemente negativo, e questo spiega un certo ritardo nella distribuzione delle notizie.
Le previsioni aggiornate saranno presentate ufficialmente dal Ministro dell’Economia Robert Habeck. Bloomberg ha riportato il 30 settembre, citando persone che hanno familiarità con la questione, che Berlino rivedrà la sua precedente previsione di un’espansione dello 0,3%, trasformandola nella migliore delle ipotesi in stagnazione, ma probabilmente in un valore negativo.
Insomma un discreto disastro, ma Scholz può festeggiare i suoi risultati.
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