Economia
Germania: il sindacato dei metalmeccanici propone giornata lavorativa di quattro giorni e aumenti alla VW per evitare i licenziamenti
Il sindacato IG-Metal dei metalmeccanici tedeschi offre a VW una settimana lavorativa di quattro giorni, con aumenti di stipendio, per evitare il licenziamento di migliaia di dipendenti e la chiusura di impianti. Questo però presuppone che la crisi sia solo temporanea
Il sindacato tedesco dei metalmeccanici, di fronte alla crisi della VW, inizia ad avere fretta di trattare, ma ha una posizione un po’ schizofrenica, il cui risultato non è ben chiaro per i lavoratori. L‘IG Metall desidera negoziare i nuovi piani di risparmio con Volkswagen il più rapidamente possibile, anticipando la tornata di contrattazioni collettive prevista per l’autunno, ma non rinuncia alle richieste reddituali precedenti.
Per evitare licenziamenti operativi, il sindacato considera l’opzione di una settimana lavorativa di quattro giorni per tutti i dipendenti del marchio principale tedesco.
“Questa potrebbe essere una delle opzioni,” ha dichiarato la presidente federale dell’IG Metall, Christiane Benner, durante una conferenza sulla politica della contrattazione collettiva ad Hannover. “Non dovremmo lasciare nulla inutilizzato quando si tratta di idee per mantenere l’occupazione e le sedi.”
Quindi siamo al ritorno del “Lavorare meno per lavorare tutti”; ma, ovviamente, la settimana lavorativa di quattro giorni lascerebbe più tempo libero, ma anche un calo della remunerazione reale dei lavoratori che scenderebbe del 20%.
È fondamentale che le chiusure di stabilimenti e i licenziamenti degli operai, che VW non esclude più, vengano esclusi dalle trattative, ha sottolineato Benner. “Queste sono assolutamente linee rosse per noi.” Ora desiderano parlare rapidamente con il gruppo per negoziare soluzioni insieme. La tornata di contrattazioni collettive della Volkswagen, prevista per l’autunno, dovrebbe essere anticipata e, se possibile, negoziata parallelamente alla tariffa generale per l’intero settore. Questa proposta è stata fatta a VW, ma non ha ancora ricevuto risposta.
In Bassa Sassonia, giovedì prossimo inizierà la tornata di contrattazioni collettive per l’industria metalmeccanica ed elettrica, e la remunerazione del lavoro alla VW non dovrebbe essere negoziata prima di metà o fine ottobre. L’IG Metall chiede un aumento salariale del 7%.
Thorsten Gröger, capo dell’IG Metall della Bassa Sassonia, ha sottolineato che nemmeno VW dovrebbe dire no a questa richiesta “Anche quando la Volkswagen aveva un successo superiore rispetto al resto del settore, abbiamo concordato gli stessi aumenti salariali, quindi non vediamo alcun motivo per discostarsi da questo principio ora.”. Insomma che l’azienda vada bene o male, comunque gli stipendi devono aumentare, il che ha una sua logica, se si spera che la crisi sia temporanea, e quindi si lavora in prospettiva di un aumento effettivo quando la giornata lavorativa tornerà ad essere di cinque giorni.
Ovviamente queste speranze sono realistiche solo nel caso che l’industria automobilistica tedesca si riprenda, cosa tutt’altro che scontata in questo momento. Solo un cambio alla guida della germania e della UE potrebbe garantire i posti di lavoro alla VW.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
Pingback: Drammatica evoluzione per Volkswagen: tre fabbriche chiuse, riduzione lavoro in tutti gli stabilimenti, paghe congelate