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Analisi e studi

Germania: il clima economico per le aziende indica contrazione

Gli analisti hanno indicato la contrazione come “Inattesa”, ma, evidentemente, non leggono i dati sui fallimenti…

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Le prospettive di sviluppo dell’economia privata tedesca sono scese, aumentando le preoccupazioni per la ripresa della più grande economia europea.
Il barometro delle aspettative dell’istituto Ifo è sceso a 86,9 a luglio da un valore rivisto di 88,8 del mese precedente, sfidando le previsioni degli economisti di un leggero miglioramento. Anche l’indicatore delle condizioni attuali e la misura complessiva sono diminuiti. Ecco il relativo grafico:

Gli analisti hanno definito questo calo, che conduce a un forte pessimismo economico, come “Inaspettato”, ma , evidentemente, non hanno eltto della recente serie di fallimenti che sta scuotendo l’economia tedesca.

“Lo scetticismo nei confronti dei prossimi mesi è aumentato notevolmente”, ha dichiarato il presidente dell’Ifo Clemens Fuest in un comunicato. “L’economia tedesca è in crisi”.

Il calo della fiducia delle imprese si aggiunge all’inatteso crollo di mercoledì dell’indice S&P Global Purchasing Managers’ Index, evidenziando le difficoltà dell’economia tedesca a riprendersi dopo due anni di quasi stagnazione.

Il settore dei servizi, che tiene a galla le prospettive economiche della Germania, sta beneficiando di una certa stabilità dei consumi privati e di un’inflazione leggermente più lenta. Ma il principale freno alla ripresa del Paese rimane il settore manifatturiero.

La produzione industriale e gli ordini di fabbrica sono scesi a maggio, spingendo la Bundesbank ad avvertire questa settimana che la crescita del secondo trimestre sarà probabilmente più debole del previsto. La banca centrale tedesca prevede ancora un lento rafforzamento nel terzo trimestre, pur riconoscendo che “l’incantesimo della debolezza della domanda non è ancora stato completamente superato”. Sperare è sempre possibile, ma che le speranze della BuBa si avverino appare sempre pi improbabile.

Con i tassi di interesse lasciati invariati nella riunione della Banca Centrale Europea di luglio, i costi di finanziamento rimangono elevati. La domanda estera, in particolare quella cinese, non sta crescendo al ritmo previsto e questo pesa sul paese esportatore.

I problemi strutturali sono in parte responsabili dei problemi economici, secondo una ricerca di Bloomberg Economics, che mostra che l’industria tedesca potrebbe aver subito una riduzione permanente e non reversibile alle attuli condizioni, con un calo della capacità produttiva del 7%.


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