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Difesa

Parigi frena, Berlino accelera: la Germania scarica la Francia e si allea con la Svezia sui droni del futuro?

La Germania è in ritardo sui droni da guerra. Con il progetto FCAS con la Francia in stallo, Berlino valuta una clamorosa alleanza con la Svezia per sviluppare il caccia del futuro.

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Negli Stati Uniti, diversi programmi per lo sviluppo dei Collaborative Combat Aircraft (CCA), velivoli da combattimento senza pilota progettati per supportare piattaforme con equipaggio, procedono a pieno ritmo. Anche la Francia sta sviluppando un drone da combattimento nazionale, mentre l’Australia, pur priva di un’industria aeronautica di primo piano, si distingue con l’MQ-28, realizzato in collaborazione con Boeing. In questo scenario, la Germania sembra in ritardo, ma sta muovendo i primi passi per colmare il divario.

Il Concept Wingman di Airbus e il Ritardo Tedesco

Circa un anno fa, al salone aeronautico ILA di Berlino, Airbus Defence and Space ha presentato il concept del Wingman, un velivolo senza pilota a corto raggio da 10 tonnellate. Da allora, però, non sono emersi aggiornamenti significativi. La Bundeswehr, l’esercito tedesco, punta a integrare sistemi senza pilota controllati da stazioni terrestri o altri velivoli prima dell’introduzione del Sistema d’Arma di Nuova Generazione (NGWS), previsto per il 2040. L’NGWS, cuore del Future Combat Air System (FCAS) sviluppato con Francia e Spagna, includerà un caccia di nuova generazione e un CCA, definito come vettore remoto.

Tuttavia, la Germania si trova di fronte a una sfida: l’assenza di un programma nazionale per lo sviluppo di CCA avanzati. Né il Ministero della Difesa né l’industria hanno ancora investito con decisione in questa direzione, sollevando interrogativi su come la Bundeswehr intenda acquisire tali sistemi.

Un “Veicolo Didattico” per Imparare

Per colmare questa lacuna, la strategia iniziale sembra essere quella di condurre test per acquisire esperienza con il concetto di teaming tra velivoli con e senza equipaggio. Airbus, in particolare, sta lavorando a un “veicolo didattico” per sviluppare competenze operative insieme all’Aeronautica Militare tedesca. Secondo fonti riportate da Hartpunkt, l’azienda tedesca starebbe considerando l’XQ-58A Valkyrie, un drone sperimentale prodotto dall’americana Kratos. Ottimizzato per l’efficienza dei costi, il Valkyrie ha un prezzo stimato inferiore a 10 milioni di dollari. Airbus, però, non ha confermato ufficialmente queste indiscrezioni.

XQ-58A Valkyrie

Parallelamente, l’amministratore delegato di Airbus Defence and Space, Michael Schöllhorn, ha sottolineato la necessità di avviare lo sviluppo di un CCA europeo, integrando i risultati dei test con il “veicolo didattico” per accelerare il processo di progettazione.

Una Possibile Alleanza con Saab

Secondo fonti ben informate, Airbus sarebbe in trattative con la svedese Saab per lo sviluppo congiunto di un CCA europeo. Sebbene entrambe le aziende abbiano scelto di non commentare, una collaborazione tra Germania e Svezia appare promettente. La cooperazione tra i due Paesi nel settore dell’aviazione militare è già consolidata: la Germania ha equipaggiato 15 dei suoi Eurofighter con la suite di sensori Arexis di Saab per la guerra elettronica, dimostrando fiducia nelle capacità tecnologiche svedesi.

Saab, dal canto suo, vanta competenze avanzate. Recentemente, un caccia Gripen-E è stato pilotato con successo da un’intelligenza artificiale sviluppata dall’azienda tedesca Helsing, senza richiedere complessi adeguamenti software. Inoltre, Saab lavora da anni a un CCA supersonico nell’ambito del suo programma Future Combat Air System, con test in galleria del vento già effettuati su un modello denominato Loyal Wingman.

L’Importanza di una Soluzione Europea

Un’alleanza tra Airbus e Saab potrebbe rappresentare una svolta per lo sviluppo di un CCA europeo sovrano, soprattutto in un contesto in cui la cooperazione con la Francia sul progetto FCAS appare in stallo. Germania e Svezia, che continueranno a utilizzare Eurofighter e Gripen per decenni, hanno bisogno di sistemi CCA complementari per mantenere la competitività delle loro forze aeree.

Airbus porta in dote la sua esperienza, inclusa la leadership nel segmento dei vettori remoti per il FCAS e il progetto Barracuda, un precursore dei CCA interrotto 20 anni fa. Tuttavia, per trasformare questa visione in realtà, sarà cruciale il sostegno politico. Un approccio bilaterale tra Germania e Svezia potrebbe non solo garantire una soluzione tecnologica avanzata, ma anche rafforzare l’autonomia strategica europea, specialmente alla luce del riposizionamento geopolitico degli Stati Uniti.

Leonardo sta lavorando ad un soluzione MUM-T

Leonardo, che in passato ha lavorato anche con Airbus nello sviluppo di droni avanzati, dal 2018 opera una divisione Uncrewed System che si occupa proprio dello sviluppo di una soluzione MUM-T, cioè un mezzo che sia in grado di agire a sostegno dei mezzi con equipaggio, partendo dall’esperienza ventennale nello sviluppo di moderni veivoli a guida autonoma.

La Germania Deve Accelerare, ci riuscirà?

La Germania si trova a un bivio: continuare a dipendere da soluzioni estere o investire in un programma nazionale o europeo per i CCA. La collaborazione con Saab potrebbe essere la chiave per ridurre il gap tecnologico e operativo con i leader mondiali in questo settore. Tuttavia, il tempo stringe: per non rimanere indietro, Berlino deve agire con decisione, sostenendo l’industria e definendo una strategia chiara per il futuro dell’aviazione militare.


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