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Politica

Georgia: dopo i riconteggi confemrata la vittoria di Sogno Georgiano

Il conteggio finale conferma la vittoria di Sogno Georgiano, il partito più lontano dalla UE. L’opposizione chiede nuove elezioni che difficilmente avranno luogo. Vedremo quale sarà la posizione di Trump

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Una vittoria che sta suscitando polemiche e potrebbe anche causare scontri, ma ormai è definitiva. In Georgia, i risultati finali delle controverse elezioni parlamentari tenutesi alla fine di ottobre hanno confermato la vittoria del partito al potere, ha annunciato sabato la Commissione elettorale del Paese caucasico.

Il partito Sogno georgiano, al potere dal 2012, ha ottenuto il 53,93% dei voti contro il 37,79% di un’alleanza di partiti di opposizione, secondo i risultati finali diffusi dalla Commissione. Questo risultato ha suscitato polemiche, in quanto quest’ultimo è stato accusato dai suoi detrattori di autoritarismo filo-russo e di voler allontanare la Georgia dall’Unione Europea, cosa che lui nega.

In seguito ai risultati, l’opposizione ha denunciato le elezioni come “rubate” e ha accusato il governo, tra gli altri metodi, di aver comprato voti e di aver esercitato pressioni sugli elettori, in particolare nelle aree scarsamente popolate. La presidente georgiana Salome Zurabishvili, che ha rotto con il governo, ha denunciato un sofisticato sistema di frode basato su una “metodologia russa” prima di rifiutarsi di rispondere a una convocazione dell’ufficio del pubblico ministero per dettagliare le sue accuse.

Diverse manifestazioni in tutto il Paese

Lunedì la presidente ha chiesto lo svolgimento di nuove elezioni, rifiutandosi di pubblicare il decreto di convocazione del parlamento appena eletto.

“Oggi siamo di fronte a una crisi”, ha dichiarato, affermando che è necessario organizzare “nuove elezioni affinché la Georgia possa avere un parlamento legittimo, un governo legittimo”.

Diverse centinaia di manifestanti si sono riuniti davanti alla sede della commissione elettorale per protestare contro i risultati. Secondo il Ministero dell’Interno, la polizia georgiana ha arrestato tre manifestanti. Venerdì sera si sono svolte anche manifestazioni studentesche nelle università georgiane e l’opposizione ha invitato a protestare in massa durante la sessione di apertura del Parlamento.

Il ministero ha anche annunciato l’apertura di un’indagine contro un membro della commissione elettorale che ha gettato vernice nera sul volto del suo presidente, Guiorgui Kalandarichvili, disturbando l’annuncio dei risultati.

Preoccupazioni a Bruxelles e Washington (per ora…)

Questi recenti sconvolgimenti hanno destato grande preoccupazione in Occidente, poiché alcuni leader del Sogno georgiano, tra cui il suo capo, il potente e ricco Bidzina Ivanishvili, hanno rilasciato una serie di dichiarazioni ostili nei confronti dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti.

In seguito alle elezioni, Bruxelles e Washington hanno chiesto indagini, esprimendo preoccupazione per le “ irregolarità ”. All’inizio di novembre, un istituto di sondaggi che ha monitorato il voto e un’organizzazione di osservatori elettorali hanno dichiarato che l’analisi dei risultati suggerisce brogli diffusi, però non sono state portate, allo stato attuale, prove sufficienti.

L’Occidente è particolarmente preoccupato per la vicinanza del governo eletto alla Russia, nonostante l’adesione all’UE e alla NATO rientri nei piani della Georgia e figuri addirittura nella costituzione del Paese. Con gli anni la posizione di Sogno Georgiano si è distaccata dalle posizione più radicali occidentali. Vedremo se con la nuova gestione Trump cambieranno le cose.


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