EconomiaEnergia
Gas, l’Inverno si Avvicina: l’Azerbaijan vuole approfittare della condizione con l’Europa
Gas Europa: I Prezzi Risalgono con il Freddo. Azerbaijan Tende la Mano, il TAP si Espande per Salvarci dal Caro Bollette (e dalle Riserve in Calo).

Mentre l’Europa inizia a fare i conti con i primi freddi e i timori per le riserve di gas riaffiorano, il mercato energetico torna a mostrare i suoi muscoli. Dopo un illusorio calo dei prezzi, le quotazioni sono tornate a salire, spingendo la narrazione della sicurezza energetica verso l’unica fonte che, al momento, sembra offrire stabilità: l’Azerbaijan. Una storia di infrastrutture, diplomazia e, diciamocelo, di scelte obbligate per il Vecchio Continente.
📈 La Tendenza dei Prezzi: Un Inverno da Brivido?
Il mercato del gas, si sa, ha la memoria corta. A fronte di una discesa dei prezzi ad ottobre (il TTF era sceso a circa $385 per mille metri cubi), il trend si è invertito con l’arrivo del freddo.
- Rialzo Guidato dal Clima: I dati della borsa ICE di Londra (indice TTF) mostrano un rialzo dei futures dovuto alla maggiore domanda di riscaldamento, in particolare nel Regno Unito e nei Paesi Bassi.
- Riserve in Calo: La musica è sempre la stessa: la domanda porta a maggiori prelievi dagli stoccaggi sotterranei (UGS). Il rischio è di un trend rialzista che, in assenza di forniture aggiuntive dalla Norvegia o di ulteriore GNL costoso, rischia di tendere la bilancia del sistema.
Secondo Gas Infrastructure Europe, all’inizio di novembre, le riserve UE erano all’82,02% della capacità, un dato notevolmente inferiore al 92% registrato l’anno precedente. E questo nonostante l’obiettivo (politico) della Commissione Europea di raggiungere almeno il 90% prima dell’inverno. Il paradosso è che, pur avendo messo il tappo al gas russo transitato dall’Ucraina, l’Europa ha dovuto riempire gli stoccaggi a suon di GNL (Gas Naturale Liquefatto), decisamente più costoso.
| Indicatore Mercato Gas (Gennaio-Ottobre) | Variazione 2025 vs 2024 | ||
| Prezzo Medio del Gas | +19% | ||
| Produzione Commerciale Gas Azerbaijan | +1,7% |
Questa dinamica, spinta anche dal rialzo del prezzo all’Henry Hub statunitense (quasi il 40% nell’ultimo mese), rende l’esigenza di forniture stabili via gasdotto non più un lusso, ma una necessità vitale.
Bisogna dire che, almeno sinora, il TTF olandese non vede un boom dei prezzi, segno che, comunque, i contratti di fornitura verso i paesi UE restano attivi e ben forniti.
🇦🇿 L’Azerbaijan e il Corridoio Meridionale: TAP Raddoppia
In questo scenario, l’Azerbaijan si vuole confermare come un fornitore di gas di riferimento non russo per l’Europa. Il Corridoio Meridionale del Gas (SGC), un sistema di condotte lungo 3.500 km che arriva fino in Italia e nei Balcani, è il pilastro di questa partnership.
L’impegno è nero su bianco. Dopo il Memorandum d’Intesa sulla Partnership Energetica Strategica firmato con l’UE nel luglio 2022, che punta a raddoppiare le esportazioni azere entro il 2028, sono partiti i progetti di espansione.
Il cuore di questa espansione è il Trans Adriatic Pipeline (TAP), un componente chiave dell’SGC.
- Aumento Imminente: Dal 2026, la capacità a lungo termine del TAP aumenterà di 1,2 miliardi di metri cubi all’anno (mld mc/anno). Di questi, 1,04 mld mc/anno sono destinati all’Italia e 0,16 mld mc/anno all’Albania.
- Potenziale di Espansione: Secondo Murad Heydarov, Presidente del CdA del TAP, la capacità attuale di 10 mld mc/anno può essere portata gradualmente a oltre 20 mld mc/anno. I lavori per la prima fase, che includono una nuova unità di compressione da 15 MW a Kipoi (Grecia), sono stati completati in anticipo e senza interruzioni.
Il risultato di questi sforzi è visibile nella mappa delle forniture. Le aziende registrate per trasportare gas tramite il TAP sono passate da tre a ben quarantasei negli ultimi cinque anni. Le forniture azere, oltre a Italia, Grecia e Bulgaria, hanno raggiunto negli ultimi anni:
- Romania
- Ungheria
- Serbia
- Slovenia
- Croazia
- Slovacchia
- Prove Pilota: Ucraina (via Trans-Balkan Pipeline)
⛽️ Le Cifre del Gas: Export e Riserve
Dal debutto di fine 2020, l’Azerbaijan ha consegnato all’Europa quasi 53 mld mc di gas, con l’Italia che ha ricevuto la parte del leone (44,6 mld mc), anche perché è il principale punto d’accesso tramite il TAP.
L’incremento dell’export richiede un aumento costante della produzione, e l’Azerbaijan sta lavorando sodo. La produzione nazionale ha superato i 42,128 mld mc nei primi dieci mesi del 2025. Per sostenere la domanda, SOCAR e bp-Azerbaijan stanno espandendo il principale giacimento offshore, Shah Deniz.
In prospettiva, l’Azerbaijan ha carte importanti da giocare:
- Nuovi Giacimenti: L’entrata in funzione di Shafag-Asiman, Umid-Babek, Karabakh e Absheron potrebbe portare la capacità complessiva a oltre 1 trilione di metri cubi.
- Riserve Totali: Le nuove stime parlano di riserve totali proiettate per l’Azerbaijan che si aggirano intorno ai 4 trilioni di metri cubi.
Insomma, mentre i mercati finanziari scommettono sull’andamento meteo e l’Europa si interroga sui suoi stoccaggi, la rotta del gas da Baku non è più solo una via alternativa, ma il vettore primario di stabilità per la nostra, a tratti tragicomica, transizione energetica.
Domande e risposte
Cosa ha causato il recente aumento dei prezzi del gas in Europa?
Il recente aumento dei prezzi del gas è dovuto principalmente a fattori stagionali e alla dinamica delle scorte. L’arrivo del freddo intenso in diversi Paesi europei (in particolare Regno Unito e Paesi Bassi) ha fatto impennare la domanda di riscaldamento, portando a maggiori prelievi dagli stoccaggi sotterranei. Questo si somma alla tensione di mercato dovuta all’assenza di gas russo via Ucraina, all’affidamento sul GNL costoso e al calo delle riserve UE (82,02% contro il 92% dell’anno scorso), creando un ambiente “rialzista” per le quotazioni.
In che modo l’espansione del gasdotto TAP rafforza la sicurezza energetica italiana ed europea?
L’espansione del Trans Adriatic Pipeline (TAP) rafforza la sicurezza energetica fornendo un canale di fornitura stabile e non russo da una fonte affidabile come l’Azerbaijan. L’aumento della capacità a lungo termine di 1,2 miliardi di metri cubi all’anno a partire dal 2026, con oltre un miliardo destinato all’Italia, è cruciale per diversificare. Inoltre, il potenziale di espansione a oltre 20 miliardi di metri cubi rende il TAP un’infrastruttura strategica per l’intera Europa, permettendo di raggiungere un numero crescente di Paesi nei Balcani e nell’Europa orientale.
Qual è il ruolo dell’Azerbaijan nelle esportazioni totali di gas verso l’Europa e come sta aumentando la sua produzione?
L’Azerbaijan sta assumendo un ruolo sempre più centrale, con l’SGC come spina dorsale. Dal 2020 ha consegnato quasi 53 miliardi di metri cubi di gas all’Europa. Per sostenere la crescente domanda (e l’obiettivo di raddoppiare l’export entro il 2028), il Paese sta investendo per aumentare la produzione. Le iniziative includono l’espansione del giacimento Shah Deniz e lo sviluppo futuro di blocchi significativi come Shafag-Asiman e Umid-Babek, che insieme ai giacimenti esistenti assicurano riserve proiettate di circa 4 trilioni di metri cubi.










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