Energia
Gas: a Dicembre Consumi -4,3%; il 2013 si chiude con -6,4%
A Dicembre 2013, che pero’ ha avuto una giornata lavorativa in piu’ su Dicembre 2012 i consumi di gas in Italia fanno -4,3%:
- Consumi civili: -8,5% condizionati dal minor freddo (+2,1% sul dicembre di due anni fa).
- Consumi industriali: + 3,7% sul 2012 e +0,4% sul 2011
- Centrali termoelettriche: rispettivamente +2,8% e -9,1%.
A leggere bene il dato, destagionalizzandolo, e’ tutto sommato non malaccio, ma certamente la “ripresa” ancora non si vede. In ogni caso e’ innegabile guardando il grafico sottostante, e la polinomiale dei dati (linea tratteggiata) che il tracollo degli ultimi 2 anni si sta proggressivamente attenuando.
Qui il commento della Staffetta Quotidiana:
L’Italia ha sempre meno bisogno di gas naturale: i consumi del 2013 sono ormai tornati ai primi anni del 2002. A pesare sono stati il nuovo annus horribilis della domanda termoelettrica, penalizzata dalla debolezza dei consumi di elettricita’ e dalla sempre piu’ forte concorrenza delle rinnovabili, molto piu’ contenuta invece la flessione della domanda industriale. Secondo le elaborazioni della Staffetta Quotidiana sui dati di Snam Rete Gas, nell’anno appena concluso l’Italia ha consumato solo 69,5 miliardi di mc, un valore perfino, e non di poco, inferiore ai 70,5 mld mc del 2002. Il calo sul 2012 e’ stato del 6,4% (l’anno scorso ci si era fermati al 4,1%) mentre quello sul 2011 e’ del 10,2%. Quest’anno ci sono state meno punte di freddo intenso come nel 2012 mentre i consumi delle automobili alimentate a metano, anche quest’anno in notevole aumento, restano ancora molto modesti. Analizzando la domanda per settore di consumo, la flessione piu’ pronunciata si registra nella produzione termoelettrica: 20,61 mld mc, in calo del 16,5% sul 2012 e addirittura del 25,7% sul 2011. Segue l’industria, che nei 12 mesi cede lo 0,8% a 13,15 mld mc (-2,9% sul 2011). Chiude invece ai livelli del 2012 il comparto civile: 33,88 mld mc, con una flessione dello 0,1% sul 2012 e un aumento dello 0,5% sul 2011. Passando ai dati mensili, a dicembre, a differenza dello scorso anno, i consumi non hanno beneficiato di condizioni meteo particolarmente avverse, fermandosi a 8.777,3 milioni di mc, in flessione del 4,3% sullo stesso mese del 2012 (sul 2011 il calo e’ invece solo dell’1%). A consumare meno sono stati in particolare i clienti civili, in flessione del 8,5% a 5395,4 mln mc (+2,1% invece rispetto al piu’ mite dicembre di due anni fa). In ripresa invece sia l’industria che il termoelettrico: le grandi imprese hanno prelevato in tutto 1.115,6 mln mc (+ 3,7% sul 2012 e +0,4% sul 2011) e le centrali 1.973,4 mln mc (rispettivamente +2,8% e -9,1%). Passando all’offerta, nel 2013 l’Italia ha importato in tutto solo 61,5 mld mc, il 9% in meno del 2012 e il 12,5% in meno del 2011. In flessione anche la produzione nazionale a 7,5 mld mc (-8,1% sul 2012 e -6,5% sul 2011). Nei primi due mesi della stagione invernale, infine, le erogazioni nette da stoccaggio di sono attestate a 2,17 mld mc, in calo dell’8,8% sul novembre-dicembre 2012 e di ben 34,7% sullo stesso periodo del 2011. Nel solo mese di dicembre invece l’import e’ aumentato del 5,7% a 6.932,5 mld di mc contro i 6.555,5 del 2012 (e addirittura a +13,7% sul 2011), con il record storico dei volumi dalla Russia (e la parallela flessione di quelli algerini), conseguenza delle rinegoziazione di prezzi e volumi dei contratti con clausole take or pay.
By GPG Imperatrice
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