Economia
Francia: il mercato immobiliare non sente la Primavera
Il mercato immobiliare francese si risveglia un poco con i tassi in ribasso e la Primavera, ma non c’è nessun entusiasmo. Interessanti le aree rurali, molto più che Parigi

La primavera è solitamente una stagione di buone vendite immobiliari e i tassi d’interesse sono in riduzione. Quuesto dovrebbe spingere il mercato immobiliare francese, uno dei più attivi del Vecchio Continente. Eppure, nonostante un po’ di ripresa, non c’è stato nessun boom.
Comunque i tempi di vendita si stanno accorciando, sottolinea Alexandra Verlhiac, economista di SeLoger/MeilleursAgents, ma la strada per una vera ripresa del mercato è ancora lunga, e ci sono ancora molte incertezze.
Un aumento stagionale meno forte del previsto
“L’andamento dei prezzi mostra una certa stabilità, con aumenti minimi o addirittura nulli. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la ripresa correlata all’arrivo della primavera è minore”, osserva Alexandra Verlhiac.

Incidici dei prezzi immobiliari in rancia: Parigi, le 10 maggior città, le 50 milgiori città e rurale. les echos.
Possiamo notare che, nonostante si parli sempre di Parigi, i migliori andamenti immobiliari si sono registrati nelle 10 maggiori città. , ma anche in campagna, nelle aree rurali, dove comunque si sono registrati ottimi risultati.
Nel complesso, nelle 10 maggiori città francesi, i prezzi degli immobili non hanno registrato variazioni né nell’ultimo mese né nei dodici precedenti.
Questa stagnazione, nonostante i tassi siano tornati a livelli più bassi, è segno di «un mercato ancora troppo fragile», secondo Loïc Cantin, presidente della Federazione nazionale dell’immobiliare (FNAIM). Secondo lui, anche se non si manifesta ancora il timore di un possibile aumento dei tassi di credito, il contesto generale non è ancora sufficientemente rassicurante per i potenziali acquirenti.
Per lui non si tratta di una vera e propria “ripresa”, ma piuttosto di una lenta ripresa. L’esperto lo spiega con un’erosione ancora visibile del potere d’acquisto delle famiglie. Il mercato è dominato principalmente dai secondi acquirenti, mentre i primi acquirenti, ancora in difficoltà finanziarie, non sono ancora tornati. Anche gli investitori immobiliari, quasi assenti, sono frenati da una fiscalità ancora troppo pesante e incerta a lungo termine.
Un contesto che spiega in gran parte le tendenze parigine. Secondo i dati di SeLoger/MeilleursAgents, l’andamento dei prezzi è completamente diverso tra le grandi e le piccole superfici. Se gli appartamenti familiari continuano ad apprezzarsi da un anno, con un aumento dei prezzi del 2,6% in due mesi, le piccole superfici e i monolocali sono invece in calo nello stesso periodo, con un -1,2%.
Quindi il mercato francese non vede una crescita irruenta, nonostante le premesso stagionali e dei tassi d’interesse positive. Sono attesi nuovi ribassi dei tassi d’interesse che potrebbero dare una spinta al mercato, e terrei d’occhio le aree rurali, dove anche i prezzi di partenza sono più elevati e la sicurezza meno a rischio.
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