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FRANCIA: IL BUDINO ALLA VANIGLIA SUBENTRA AL BUDINO ALLA FRAGOLA.

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I risultati del primo turno delle presidenziali francesi sono ormai ufficiali. Ecco la lista , per chi non avesse ancora avuto occasione di leggerli:

AL BALLOTTAGGIO

  • Emmanuel Macron : 23,9 % (8 528 585)
  • Marine Le Pen : 21,4 % (7 658 990 )
 ESCLUSI
  • François Fillon : 19,9 % (7 126 632)
  • Jean-Luc Mélenchon : 19,6 % (7 011 856) 
  • Benoît Hamon : 6,3 % (2 268 838)
  • Nicolas Dupont-Aignan : 4,7 % (1 689 686)
  • Jean Lassalle : 1,2 % (433 996)
  • Philippe Poutou : 1,1 % (392 454)
  • François Asselineau : 0,9 % (329 951) 
  • Nathalie Arthaud : 0,6 % (231 660)
  • Jacques Cheminade : 0,2 % (65 076)

Ora che le elezioni al secondo turno siano già decise appare quasi ovvio, anche se qualche sorpresa ci può sempre essere. I Repubblicani, (Fillon), i Socialisti (Hamon) e qualche formazione minore hanno già espresso il proprio appoggio. Al fianco della Le Pen si allineerà solo Nicolas Dupont-Aignan, di Debut La France, con il suo 5%, mentre UPR con il suo 0,9% non darà indicazione di voto. Melenchon ha affermato che non darà indicazioni di voto.

Ora però cosa conduce quest’elezione?

A) IL NUOVO PRESIDENTE SARA’ UN PRESIDENTE FORTEMENTE MINORITARIO. Macron ha solo il 23,9 % dei voti. Vincerà al secondo turno, ma comunque parte debole. “En Marche”, il suo movimento, dovrà poi conquistasi i seggi in parlamento e, al contrario del PSF, LR e perfino del FN , non ha una vera struttura territoriale. Si prepara una presidenza di Coalizione, e di colazione ampia, dai Les Repubblicaines ai Socialisti. Un mucchio servaggio. Mentre il PSF è un partito decotto, disposto ad accettar qualsiasi cosa, LR sono vivi e vegeti, ed esprimono una certa antipatia per Macron, figlio di un establishment che, fino a ieri, li appoggiava. Fillon ha attaccato duramente Macron, soprattutto sul piano della trasparenza. Poi non dimentichiamo che esistono numerose ombre su Macron per la sua attività al ministero delle finanze. Dobbiamo poi ricordare il suo programma politico, che, sinceramente, appare una specie di supercazzola. La sublimazione della desta e della sinistra, cioè, letteralmente il nulla, ma un nulla europeista, pro ministro unico delle finanze e pro esercito europeo. Rimarrà alla storia la ficcante risposta della Le Pen durante il dibattito TV: “Signor Macron, è riuscito a parlare 7 minuti senza dire nulla”.

https://www.youtube.com/watch?v=5qPPmweoRdc

Insomma Macron sarà presidente, ma rischia di avviarsi ad essere un altro “Budino”, dopo Hollande. Di sapore diverso, ma sempre budino. Vedremo anche dopo i risultati delle politiche, a due turni, dell’undici giugno. Quello sarà il vero indicatore.

 

B) NON CAMBIA LA POLITICA, QUINDI E’ SOLO QUESTIONE DI TEMPO.  Macron è l’espressione del potere delle élite: supereuropeista, che tira avanti la carretta, non in grado di rispondere alle minacce interne ed esterne della Francia. Non è un caso che nella Guyana francese, minacciata da una violenza importata dal Venezuela e dal Brasile tanto da portare ad una mini rivoluzione locale, la  abbiano vinto Melenchon e Le Pen. La Le Pen si afferma nell’est e nel sud, dove maggiore è la disoccupazione, Macron all’ovest, soprattutto in Bretagna, mentre importanti aree urbane e proletarie sono passate a Melenchon.  La situazione è semplice: le politiche di Macron difficilmente porteranno ad un miglioramento dell’economia, per cui lo scontro è solo rinviato.

C) PER ORA VINCE L’ELEMENTO NOVITA’, E QUESTO DEVE ESSERE CAPITO DAL FRONT NATIONAL. Macron ha giocato molto sulla propria novità, che poi rientrerà nel gioco politico tradizionale con trattative con i partiti tradizionali. En Marche è la sublimazione del potere attuale, la sua sintesi quasi assoluta. Marine Le Pen, è stata zavorrata invece dal passato del FN, che l’ha esposta agli attacchi degli avversati. Guardate il boom del “Nuovo” Melenchon, ch rappresenta un altro aspetto di questa situazione politica. La Le Pen e chi si oppone al potere elitario deve capire che il potere, talvolta, si può ottenere solo distaccandosene.  Vedremo se lo capiranno in Francia ed in Italia. 

 

 

 


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