Difesa
Francia, decolla l’Archange: l’aereo spia con intelligenza artificiale che potenzia la Difesa
Con il volo inaugurale dell’Archange, basato sul Falcon 8X, la Francia colma un vuoto strategico nella sua intelligence aerea. Dotato di capacità di guerra elettronica di nuova generazione e intelligenza artificiale, questo velivolo segna un salto tecnologico per la sicurezza nazionale.

L’agenzia francese per gli acquisti di armamenti ha fatto effettuare il volo inaugurale del velivolo da ricognizione Archange (Arcangelo), colmando una lacuna nelle capacità di intelligence aerea lasciata dal ritiro anticipato di due vecchi aerei spia.
Ordinati nel 2019, entro il 2030 saranno consegnati in totale tre velivoli Archange, che potenzieranno le capacità di intelligence e di guerra elettronica del Paese.
I loro predecessori, i due velivoli da intelligence Transall C-160G Gabriel, sono stati ritirati nel 2022, tre anni prima del previsto.
Capacità di nuova generazione
Le nuove piattaforme sono basate sul Dassault Aviation Falcon 8X e sono dotate del CUGE (universal electronic warfare capability), il carico utile di nuova generazione di Thales.
Il CUGE utilizza antenne a polarizzazione multipla per rilevare e analizzare simultaneamente i segnali radar e di comunicazione, migliorando l’efficacia operativa del velivolo.
Inoltre, l’intelligenza artificiale consente l’elaborazione automatica dei dati, offrendo valutazioni delle minacce in tempo reale e raccomandazioni sulle contromisure da adottare.
Il programma include anche una piattaforma di addestramento a terra.
“La capacità di anticipare gli sviluppi è fondamentale per la sicurezza nazionale e quindi un’intelligence affidabile è un requisito fondamentale per comprendere i rischi e informare le decisioni operative”, ha spiegato nel 2019 Nadim Traboulsi, direttore del programma Archange di Thales.
Autonomia estesa
La versione business del Falcon 8X può trasportare otto passeggeri e tre membri dell’equipaggio su una distanza di 6.450 miglia nautiche (11.945 chilometri/7.422 miglia).
In confronto, l’autonomia del C-160, con il massimo carico di carburante e senza carico utile, è di 4.783 miglia nautiche (8.858 chilometri/5.504 miglia).
Inoltre, i nuovi velivoli sono dotati dell’avanzato sistema di visione combinata FalconEye, che comprende sei telecamere multisensore di quarta generazione, garantendo la consapevolezza situazionale in tutte le condizioni atmosferiche, anche in caso di nebbia, foschia e neve.
Divario di capacità
Le attuali capacità di guerra elettronica e di raccolta di informazioni della Francia si basano su una combinazione di piattaforme, tra cui il pod ASTAC montato sugli aerei Mirage 2000D, i satelliti di intelligence CERES, l’aereo da sorveglianza leggera VADOR e quattro aerei del sistema di allarme e controllo aereo E-3F.
L’Aeronautica e lo Spazio francese ha noleggiato un velivolo Saab 340 nell’ambito del programma SOLAR come soluzione provvisoria per colmare il vuoto lasciato dal ritiro anticipato del velivolo C-160G Gabriel.
Tuttavia, secondo il capo di stato maggiore dell’Aeronautica e dello Spazio francese, il generale Jérôme Bellanger, le capacità del Saab 340 sono “di un gradino inferiore” a quelle del C-160G Gabriel.
Ma “stiamo comunque facendo molto. Voliamo alcune centinaia di ore all’anno, […] anche se abbiamo problemi con il radar MTI SAR, che compensiamo con l’ALSR”, ha dichiarato secondo quanto riportato da Opex360 durante un’audizione parlamentare.
Il primo velivolo Gabriel è entrato in servizio nel 1967 e il secondo 22 anni dopo, nel 1989.
Il loro compito era quello di rilevare, localizzare e identificare i radar, le radio e le reti di comunicazione nemiche, in particolare i radar del controllo del traffico aereo, i sistemi di sorveglianza aerea militare e di allerta precoce, i radar di difesa aerea e i radar di controbatteria.
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