Analisi e studi
Francia: cresce la sfiducia fra i consumatori. Chissà come mai
L’indice della fiducia economica dei consumatori cade seccamente in Francia. Si può essere ottimisti nella UE?
L’Europa è parca di buone notizie economiche e la sfiducia è sempre più diffusa.
L’indicatore di fiducia dei consumatori francesi è sceso a 89,9 nel mese di novembre 2024, rispetto al 93,4 rivisto di ottobre, rimanendo al di sotto della media di lungo periodo di 100.
La lettura è la più debole dal giugno 2024, in quanto i consumatori sono diventati più pessimisti sulle loro prospettive finanziarie (-13 contro 8 in ottobre) e sul loro tenore di vita (-51 contro -43).
Si tratta della lettura più debole da giugno 2024, in quanto i consumatori sono diventati più pessimisti sulle loro prospettive finanziarie (-13 contro 8 in ottobre) e sul loro tenore di vita (-51 contro -43).
Inoltre, le aspettative di risparmio futuro sono diminuite (11 contro 13), le preoccupazioni per l’occupazione futura sono aumentate (42 contro 33) e le opinioni sui grandi acquisti sono diventate più negative (-30 contro -29).
Nel frattempo, le intenzioni di risparmio sono leggermente aumentate (38 contro 37) e le aspettative di inflazione hanno continuato a diminuire (-41 contro -49).
Ecco il relativo grafico:
Con il governo Barnier instabile e, soprattutto, a caccia di soldi, i francesi si sentono inquieti, e del resto pende sempre la mozione di censura che potrebbe mandare a casa l’attuale governo ed aprire a un lungo periodo di instabilità.
Comunque la fiducia non può esistere nella UE.
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