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Fra poco verrà fuori uno scandalo molto peggiore del Watergate negli USA, con Obama e Clan Clinton come imputati. E i media italiani tacciono. Le conseguenze per l’Italia

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La faccio breve. Esiste una Corte in USA che si occupa dei politici, delle indagine politiche sia interne che esterne. Il nome richiama il controspionaggio contro entità estere ma la realtà è che tale legge, che si appoggia a Corti speciali giudiziarie per le varie autorizzazioni, serve per mettere la museruola a CIA ed FBI nelle loro attività di indagine interne (…). Le decisioni di tali Corti sono segrete e non divulgabili. Emerse qualcosa sulla stampa a seguito delle dichiarazioni di Edward Snowden relativamente al progetto Prism/NSA per collezionare dati privati massivi, nulla o poco più.

Bene, sempre facendola breve sembrerebbe – e dico sembrerebbe – che Donald J. Trump e il Dipartimento di Giustizia (tramite il comitato intelligence) siano venuti in possesso di un documento, un memo, che indica come il Presidente USA sia stato oggetto di abusi nelle indagini volute da Clinton ed Obama durante la campagna presidenziale, gettando ombre sinistre sul fatto che i dossier sulla sua ipotetica collusione col la Russia fossero effettivamente falsi e creati ad arte per deragliare la sua corsa alla Casa Bianca.

Come capite se fosse vero sarebbe uno scandalo ben peggiore del Watergate in quanto in questo caso ci sarebbe una unità di intenti di un intero sistema contro un candidato presidente non allineato. Un vero e proprio golpe possiamo dire.

Ora finalmente si voterà alla Camera dei deputati USA per desecretare tale memo. Chiaro, se venisse fatto ed il voto fosse favorevole lo scandalo sarebbe pubblico e probabilmente il partito Dem USA imploderebbe. Probabilmente una parte della popolazione si ribellerebbe allo status quo, in modo anche violento. Anche i militari potrebbero essere molto “arrabbiati”. Sta di fatto che il Clan democratico sta facendo di tutto perchè tale memo non venga desecretato.

Or dunque, se le prove venissero fuori certamente lo staff di Hillary Clinton rischierebbe l’arresto, altrettanto certamente Hillary, Obama e gli alti papaveri andrebbero sotto indagine.

Chiaro, per andare fino in fondo bisogna avere le persone giuste al posto giusto. E dopo un annetto Trump piano piano sta prendendo il controllo dell’FBI (che possiamo definirla la polizia politica americana, ricordiamo sempre che Al Capone venne arrestato per evasione fiscale dal dipartimento di giustizia, da cui l’FBI dipende – l’FBI fu creata per mettere fuori gioco l’oriundo Capone, che stava vincendo sull’autoctono Kennedy nel traffico dei liquori, parlo del papà di JFK, che diciamo proprio per via politica lo fece fuori, ndr -). Idem nella CIA, dove pian piano sono in corso epurazioni oltre che una stretta supervisione da parte degli apparati militari, i quali sembra stiano prendendo il sopravvento nell’organizzazione operativa (…). L’NSA è sempre stata invece in mano ai militari.

Se verrà smantellato il sistema obamiano di sospette intercettazioni segrete con indirizzo politico – le dimissioni di Andrew MacCabe di oggi, il vice di Wray all’FBI, sono un passo fondamentale – si potrà davvero avere un risanamento radicale. Se – quando – ciò succederà Trump avrà mano libera nelle sue scelte e soprattutto nelle sue politiche. Sono certo che la cosa andrà avanti ancora qualche mese per deflagrare appena prima delle elezioni Midterm: se il Senato a novembre prossimo passerà in mano netta dei Repubblicani il vero cambiamento sarà concluso e dunque tutte le politiche di Trump e dei suoi militari, ossia dei patrioti, prenderà piede. Ancora un pochino…

Le conseguenze di tutto questo sembra saranno più pesanti all’estero che negli USA. Là, la vittoria di Trump ha già indebolito l’establishment anziano, facendo presente che Trump è ancora vivo solo perchè evita accuratamente di farsi proteggere dai FBI e CIA, lui usa solo i militari (nessuno della stampa mainstream vi ha detto che a Davos il presidente USA ha pubblicamente ringraziato durante la sua intervista non solo il suo team ma anche i suoi valorosi generali!!!).

Or dunque, se come penso i dossier russi si dimostreranno in larghissima parte falsi, possiamo ipotizzare che ci sarà un occhio di favore di Putin a fare pulizia anche all’esterno dei clintoniani, il sistema obamiano aveva proprio il presidente russo come nemico in quanto era il modo elegante per uscire dalle bolle finanziarie dando la colpa ad uno che non c’entrava nulla, o qualcosa del genere. Ed all’ “esterno” – si sa – il sistema Obama fece danni enormi, ribaltando assetti geostrategici dati per scontati da 70 anni. Ad esempio, l’iper alleato USA Silvio Berlusconi venne buttato nella polvere con una operazione di destabilizzazione che parte (forse) dall’incidente di Viareggio, segue con L’Aquila (diciamo G7 valà) per poi far rientrare da Bagdad l’ambasciatore britannico e dargli il comando delle operazioni in Libya che hanno portato al disfacimento del paese ed alla morte di Ghddafi. I dossier sulle intercettazioni Berlusconiane, che NON esistono agli atti, sono stati lo strumento non molto dissimile da quello tentato in USa contro Trump – parlo del caso della culona inchiavabile, se non lo avete capito fa parte di un’operazione che solo il sistema USA poteva fare in Italia -. Chiaro, il Clan Clinton era a letto soprattutto con i francesi tra gli Europei (…), da qui l’interesse transalpino non tanto a togliere dalle scatole Berlusconi in quanto supposto nemico dei clintoniani (ossia di Putin, questa fu la scusa) ma piuttosto ci impossessarsi dell’Italia mettendo loro governanti al potere, e qui abbiamo spiegato la genesi non tanto del governo d’emergenza durante il piano di destabilizzazione di Mario Monti ma dei tre che sono seguiti, Letta, Renzi, Gentiloni. Chiaro, il PD è a letto coi francesi, che hanno fatto da trait d’union con l’apparato USA filo clintoniano.

Bene, se il sistema USA cambia e si rompe cadono anche i pezzi da 90 che hanno supportato Obama e Clinton nelle loro scorribande mondiali. Renzi ed il PD infatti senza il supporto esterno come da attese stanno implodendo e, credetemi, moriranno politicamente (in questo contesto per i privati cittadini pensare alla salute resta comunque un obbligo). Il passo successivo sarà l’eliminazione dei gangli sistemici a supporto di coloro che verranno tacciati del nuovo Watergate, parlo dei vari Soros ed oligarchi al seguito. Da lì al limare le unghie agli strumenti diciamo operativi sarà passo breve, parlo di Google e Facebook (…). Tutto tenderebbe alla norma, come è successo per 75 anni nel sistema sostenuto dai vari checks & balance. Se non fosse per una novità.

Appunto, il problema oggi è che Berlino e Parigi vogliono la loro contropartita promessa dagli USA di Obama, il controllo dell’EUropa, facendo leva su un asse di interessi – notate bene – non con la Russia, che resta un soggetto isolato, ma con la Cina, le cui policies sembrano vieppiù declinate alla bisogna in salsa franco-tedesca (accordo sul clima in primis). Letta meglio, l’asse EU sta facendo comunella con Pechino per sbattere fuori dall’EUropa gli States, assecondando in contropartita il mondo asiatico nella sua presa di potere nelle sfere di influenza pacifiche. L’intromissione soprattutto francese negli scenari medio-orientali  è una mera conseguenza. In questo contesto il globalismo è un mero strumento di potere o meglio, di interessata contrapposizione.

Il problema è che gli USA non vogliono concedere nulla soprattutto all’EUropa, con la Cina si vedrà. E dunque ecco spiegate le parole di Trump di sabato scorso, accuratamente taciute dalla stampa filo tedesca ormai imperante in Italia, “se l’Europa vorrà un a guerra (commerciale, speriamo non intendesse oltre) ce l’avrà”. Tradotto, Francia e Germania non vogliono più sottostare agli indirizzi USA. Qui sta il vero problema oggi. Semplice no?

Da qui la “particolare attenzione” verso l’Italia, dove sono concentrate basi americane e armi nucleari USA in EUropa: l’EU deve necessariamente tagliare il cordone ombelicale con gli USA, ossia deve far in modo di prendere il potere in Italia mettendo al governo sue persone, leggasi Letta, Renzi, Gentiloni. Dunque, per i fini di cui sopra, oggi per l’EU fare un accordo con Berlusconi è vitale: vedremo se verrà rispettato, certamente Putin premerà per, sì, stare dalla parte dell’EUropa intendo, la guerre est la guerre (con gli USA), sempre e comunque. Dall’altra gli USA vorranno il contrario, da qui lo scontro in arrivo.

L’arma “pulita” in mano a Washington per fare i propri interessi resta l’asso: ossia usare il dollaro debole per ridurre le importazioni USA, il resto verrà da solo a fronte dei 500 e passa miliardi di beni che gli USA comprano a credito nel mondo. Dove si vuole arrivare? Alla deflagrazione della crisi EUropea che purtroppo riguarderà in primo luogo l’Italia.

Mi spiego meglio: il dollaro a 1.24 significa giù oggi che la crescita del PIL in Italia a fine anno sarà pari a zero o leggermente negativa. Avete capito bene, ne abbiamo parlato QUI. Il crollo economico a termine non sarà colpa di Berlusconi o del nuovo governo, no, solo del dollaro debole. A tale punto la direzione tedesca – che NON sta facendo un governo perchè non vuole farlo, in un estremo tentativo di non dare bersagli a Trump e possibilmente indebolire la moneta unica – dovrà scegliere se ridurre la fonte della sua ricchezza asimmetrica, ossia l’austerità l’EUroimposta, leggasi tirare il cappio soprattutto all’Italia.

Se il Belpaese avrà un politico che vorrà diventare o semplicemente restare ricchissimo gli sarà permesso tutto, e dico davvero tutto (riabilitazione politica e personale, aprire una TV in Francia, una in Germania e via dicendo, mettere Bollorè in galera…). Se tale politico dovesse invece diventare un problema, beh, sarebbe lo scontro. Non confondetevi, dopo il 4 MArzo 2018 inizierà un nuovo periodo in Italia, la guerra per procura tra interessi USA e EUropei nel vostro Paese.

Alla fine la scelta italica sarà semplice: il prossimo governo sarà per annichilire il benessere del paese a vantaggio dei soliti noti mantenendo l’euro (modello EUropeo) o si sceglierà la sponda USA in grado di permettere crescita del PIL uscendo dalla moneta unica? E che ruolo giocheranno i servizi segreti stranieri in Italia? Ri-inizieranno gli attentati sul suolo patrio?

L’ignavia gioca contro al Belpaese: la mia previsione è che si tirerà a campare con un degrado lento ma progressivo, direi inesorabile.

Niente di buono aspetta l’Italia.

Fantomas


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