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Economia

Forte miglioramento della posizione patrimoniale sull’estero dell’Italia a -447,9 miliardi (-27,7% del PIL)

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La Banca d’Italia comunica che alla fine del quarto trimestre del 2014 la posizione patrimoniale sull’estero dell’Italia era passiva per 447,9 miliardi (27,7 per cento del PIL).

Il miglioramento rispetto al trimestre precedente (pari a 3,8 punti percentuali di PIL) deriva quasi interamente dall’incremento delle attività, dovuto sia ad acquisizioni nette nel conto finanziario, soprattutto in azioni e quote di fondi comuni, sia a rivalutazioni di prezzo e di cambio.

E’ una buona notizia, visto che ad inizio 2014 la posizione patrimoniale sull’estero dell’Italia era arrivata ad essere passiva per circa il 33% del PIL.

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NOTA: La posizione patrimoniale sull’estero indica la consistenza delle attività e delle passività finanziarie (in valuta e in euro) di un’economia verso il resto del mondo. Lo schema di presentazione della posizione patrimoniale sull’estero utilizza gli stessi criteri classificatori del conto finanziario: funzionale (investimenti diretti, di portafoglio, derivati e stock option conferite ai dipendenti, altri investimenti, riserve ufficiali), settore residente che detiene l’attività o ha emesso la passività, strumento. Le assegnazioni di DSP sono considerate come assunzioni di passività (incluse tra gli Altri investimenti) da parte dell’Autorità Monetaria del paese membro assegnatario a causa del potenziale obbligo di restituzione e dell’accumulo di interessi.

 

 

 

 

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