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FORSE IL BTP STA USCENDO DAVVERO DAL TUNNEL di Luigi Luccarini.

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Anche se una giornata con Wall Street chiusa non fornisce mai segnali decisivi in un senso o nell’altro, credo sia comunque giusto evidenziare questo.

E’ il rendimento del BTP decennale che oggi è sceso fino al minimo fatto segnare il 28 settembre scorso, rompendo la linea di tendenza al rialzo che durava da metà maggio.

Inoltre per la prima volta lo spread chiude sotto la barriera dei 280 punti, sia pur marginalmente (279,3).

Se domani dovesse essere confermato il trend e gli oscillatori (soprattutto quelli che ne misurano la forza relativa) proseguissero la discesa (il rsi sotto il valore 50), potremmo assistere a liete sorprese su questo fronte.

Poi, se accadrà per davvero, vi diranno e scriveranno che è stato merito di Tizio e Caio o delle concessioni all’Europa, o del ripensamento su questo o quel provvedimento, eccetera, eccetera; ma la verità è che intorno i 280 punti di spread ci sono quasi certamente importanti ordini automatici di acquisto per lo “short covering”, cioè la chiusura di posizioni scoperte.

E data l’enorme quantità di queste posizioni, molte delle quali aperte proprio a maggio, si dovrà dire a quel punto che il grande “tessitore” del rientro dei tassi a livelli accettabili sarà stato proprio Paolo Savona.

Con quel suo fissare tempo fa a 400 il limite massimo per lo spread e quindi far capire al mercato che a quel punto il BTP non ci sarebbe mai arrivato.

Perchè il mercato vive di queste sollecitazioni, al rialzo e al ribasso.

Ed avere al governo qualcuno che sa come si muove il mercato è una fortuna che non sempre l’Italia ha potuto vantare.

 

 

LUIGI LUCCARINI


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