Economia
Ford sospende la produzione del truck elettrico L-150 Lightning
La Ford costretta a fermare per due mesi la produzione del truck elettrico F150, che doveva essere la punta di diamante dell’elettrificazione dei mzzi del gurppo, perché non c’è domanda, e lo stesso stanno facendo le altre case automobilistiche. L’elettrico non tira, nonostante gli enromi investimenti
Ford Motor sospende la produzione del suo camion elettrico F-150 Lightning per diverse settimane, poiché le prospettive per i veicoli elettrici rimangono negative e le case automobilistiche devono affrontare un calo della domanda.
La casa automobilistica di Dearborn, Michigan, ha dichiarato giovedì che avrebbe fermato la fabbrica di assemblaggio che produce il truck a batteria da metà novembre al 6 gennaio. Il Lightning, uno dei fulcri della strategia EV della casa automobilistica, è stato vittima di forti riduzioni di prezzo e di un interesse sempre minore da parte dei consumatori.
“Continuiamo a regolare la produzione per ottenere un mix ottimale di crescita delle vendite e redditività”, ha dichiarato Ford, così indirettamente ammettendo che non c’è domanda per questo tipo di mezzi.
La pausa arriva meno di un anno dopo che Ford aveva annunciato di voler tagliare definitivamente un turno di produzione nell’impianto della periferia di Detroit, dove viene costruito il mezzo. La mossa arriva anche a pochi giorni dalle elezioni presidenziali americane, dove il sostegno del governo ai veicoli elettrici è stato fortemente dibattuto e il Michigan è uno dei principali stati in bilico.
Nell’ultimo anno le case automobilistiche si sono affannate a modificare i piani per i loro modelli di veicoli elettrici dopo aver riscontrato una domanda più debole del previsto da parte degli acquirenti.
Ad agosto Ford ha dichiarato di voler abbandonare i piani per un veicolo SUV a otto posti elettrico, citando la pressione sui prezzi delle auto a batteria.
Le case automobilistiche hanno investito miliardi di dollari nello sviluppo e nella produzione di nuovi veicoli elettrici, anche se i loro nuovi modelli continuano a generare forti perdite.
La Ford, che è una delle poche case automobilistiche tradizionali a comunicare separatamente i risultati della sua attività nel settore dei veicoli elettrici, negli ultimi anni ha generato perdite per miliardi di dollari su questa tecnologia. Lunedì scorso, la casa automobilistica ha dichiarato che il suo utile ante imposte rettificato per l’anno in corso si sarebbe attestato al limite inferiore della sua previsione, appesantito dalla perdita dei veicoli elettrici e da maggiori spese di garanzia.
La rivale General Motors, nel frattempo, ha rimandato i piani per la costruzione di una fabbrica di batterie e ha rinviato una nuova Buick EV. GM ha dichiarato che il suo settore di veicoli elettrici dovrebbe ancora avere perdite operative il prosimo anno.
I modelli a batteria si sono accumulati nei lotti dei concessionari, spingendo a sconti aggressivi e tagli di prezzo per ridurre le scorte invendute. La Tesla di Elon Musk è stata tra le prime ad iniziare a tagliare i prezzi nel 2023 e i rivali hanno poi seguito l’esempio con le loro riduzioni.
L’industria automobilistica deve anche affrontare la prospettiva di una concorrenza all’estero da parte delle case automobilistiche cinesi, che si sono rapidamente espanse a livello globale con veicoli elettrici a basso costo, eleganti e tecnologicamente avanzati. Sebbene non vendano auto negli Stati Uniti, la preoccupazione dei dirigenti è che un giorno possano arrivare anche qui, con prezzi inferiori a quelli delle case automobilistiche tradizionali.
L’amministratore delegato della Ford, Jim Farley, ha definito l ‘ascesa delle case automobilistiche cinesi “una minaccia esistenziale”, ed ha ragione, nel momento in cui la Cina ha una base di mercato che gli occidentali non riescono ad attaccare efficacemente, mentre le auto cinesi appaiono più convenienti di quelle occidentali e di qualità non differente.
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