Difesa
FOO Fighter: la costellazione di satelliti USA che nasce per contrastare i missili ipersonici
I missili ipersonici russi si sono rivelati una autentica minaccia nel quadrante ucraino, anche se disponibili in numero limitato, mentre quelli cinesi, in sviluppo da tempo, minacciano la supremazia USA nel Pacifico. Per questo Washington è corsa ai ripari predisponendo delle contromisure che spera siano adeguate.
La Space Development Agency (SDA) della United States Space Force ha pubblicato una bozza di richiesta operativa per una costellazione di satelliti chiamata “FOO Fighter” sigla che deriva dalle parole Fire-control On Orbit-support-to-the-war Fighter. Questa famiglia di satelliti ha lo scopo di rilevare, tracciare e coordinare l’intercettazione di missili ipersonici.
Pubblicato il 7 luglio 2023, il programma richiede otto satelliti dotati di sensori a infrarossi e ottici che aiuteranno a rilevare e tracciare con precisione minacce missilistiche avanzate, compresi i sistemi missilistici ipersonici. Il loro dispiegamento ha lo scopo di migliorare le capacità di controllo del fuoco su scala globale.
Date le altitudini relativamente basse a cui viaggiano i missili ipersonici (rispetto ai missili balistici intercontinentali), questi satelliti estenderanno il tempo di allerta che gli Stati Uniti (e i suoi alleati) possono raggiungere per rilevare e rispondere alle minacce ipersoniche.
Identificare i lanci di missili ipersonici
Come spiega Space.com, “Il controllo del fuoco incorpora varie tecnologie come radar o altri sensori, puntando computer e armi a distanza insieme in un sistema coeso in grado di rilevare minacce o bersagli e quindi dirigere contro di loro armi o altre contromisure“. Sebbene siano disponibili pochi altri dettagli, la SDA prevede di lanciare il prototipo della costellazione FOO Fighter nel 2026, come indicato nell’opportunità contrattuale. Ovviamente però specifiche e tempistiche precise sono Top Secret.
Nel frattempo la richiesta afferma: “La Space Development Agency (SDA) sta emettendo questa bozza di sollecitazione per il programma Fire-control On Orbit-to-the-war Fighter (FOO Fighter) della Proliferated Warfighter Space Architecture (PWSA). La bozza di sollecitazione offre un’opportunità per l’industria rivedere e offrire feedback [prima] della pubblicazione della sollecitazione finale”,
“Il sistema Foo Fighter o F2 accelererà la capacità di fornire il controllo del fuoco a supporto del rilevamento globale, dell’allarme e del tracciamento di precisione delle minacce missilistiche avanzate, inclusi i sistemi missilistici ipersonici. Il sistema F2 dimostrerà capacità di difesa missilistica avanzata incorporando il controllo del fuoco- sensori di qualità in una costellazione di prototipi. SDA prevede di acquistare e implementare otto (8) SV F2 con sensori EO/IR utilizzando più di un fornitore”.
Per quanto riguarda il nome, non è chiaro se sia accidentale o un richiamo a una frase comune usata per descrivere oggetti volanti non identificati (UFO). Ha avuto origine dalla seconda guerra mondiale quando ci furono segnalazioni di misteriose sfere di luce che gli aviatori alleati chiamarono “Foo Fighters”. Per i fan della musica, anche la band post-Nirvana di Dave Grohl prende il nome da loro.
Qualunque sia il motivo alla base dell’abbreviazione, l’emergere di armi ipersoniche come i veicoli plananti ha aumentato la necessità di migliori capacità di rilevamento e tracciamento e di nuovi intercettori per contrastare la loro maggiore velocità e manovrabilità rispetto ai missili precedenti. Il programma “FOO Fighter” fa parte degli sforzi in corso da parte delle forze armate statunitensi per sviluppare sensori spaziali in grado di rilevare e monitorare minacce esistenti e potenziali, inclusi i missili ipersonici.
Gli USA hanno diverse costellazioni con satelliti in sviluppo
La Space Force ha riferito che nell’agosto 2022, “United Launch Alliance” (ULA) ha lanciato con successo il sesto e ultimo satellite della costellazione SBIRS GEO. Questa costellazione è progettata per fornire sorveglianza a infrarossi per allerta missilistica, difesa missilistica, consapevolezza dello spazio di battaglia e intelligence tecnologica.
All’inizio di quest’anno, ad aprile, SpaceX ha lanciato con successo un gruppo di dieci satelliti avanzati chiamato “Tranche 0” per la US Space Force. Questi satelliti fanno parte della “Proliferated Warfighter Space Architecture”, una costellazione di satelliti volti a migliorare le capacità di rilevamento e tracciamento dei missili della Space Force. In questo caso si tratta di una sorta di auto-difesa contro sistemi di attacco proveniente da terze parti.
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