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FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE: “LE RIFORME IN EUROZONA? ABBIAMO FALLITO SU TUTTA LA LINEA! (….discovering hot water) E’ TUTTO DA RIFARE!)

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DUNQUE, VI E’ L’EVIDENZA OGGETTIVA DEL FALLIMENTO TOTALE DELLE TEORIE DELLA TROIKA DAI RISULTATI EVIDENZIATI NEL PRESENTE PEZZO (TRATTO DA UNO STUDIO DEL FMI).

Da dove si parte per capire che le decisioni prese, le teorie sperimentate, sono assolutamente fallimentari e che dopo 5 anni di esperimenti da DOTTOR FRANKESTIN, IN REALTA’ DOBBIAMO EFFETTUARE DEGLI ULTERIORI AGGIUSTAMENTI TEORICI? DAL MONDO DELLA PRODUZIONE AL QUALE QUESTE DECISIONI ERANO DIRETTE!

IMF EUROZONA CURRENT ACCOUNT IMBALANCES COVER

Cosa è accaduto Nel mondo della produzione dall’avvio della crisi in poi (in base alle scelte effettuate dal management dell’eurozona)?

I costi unitari di produzione hanno iniziato  muoversi per conseguire una regolazione auspicata e desiderata. Il risultato è stato abbastanza uniforme in tutti i paesi.

Prima dell’avvento della crisi, i costi unitari del lavoro per i beni  non-tradable sono cresciuti più velocemente di quelli dei negoziabili in:

– Italia,

– Portogallo

– Spagna.

 

Invece, in Germania, è avvenuto il contrario:

“i beni tradable hanno visto il costo del lavoro unitario per ora lavorata calato più velocemente di quello dei non-tradable “

che significa BARARE SULLA LEGGE FONDAMENTALE DELL’INFLAZIONE DENOMINATA BALASSA-SAMUELSON)”.

 

Poi ad un certo punto arriva la crisi, e con essa i licenziamenti per i quali il costo unitario del lavoro inizia a calare:

Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna hanno sperimentato grandi riduzioni ULCS nel TRADABLE rispetto al settore non-tradable, favorendo la riallocazione della produzione dal secondo settore al primo.

Invece nelle grandi economia, Francia e Italia, i settori tradable sono stati interessati da un colossale aumento del costo unitario del lavoro per ora molto più veloce che nel settore non-tradable, suggerendo un ulteriore deterioramento della competitività. Anche in Germania, i costi unitari del lavoro per ora lavorata sono aumentati un po ‘più nei settori tradable che nei settori non-tradable.

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In pratica aggiustamenti nelle retribuzioni ci sono state ma l’evidenza dice che NON E’ STATO AFFATTO SUFFICIENTE e che gli adeguamenti del costo del lavoro hanno modestamente migliorato la competitività! 

La crescita delle esportazioni dopo la crisi, quindi, è da attribuire soprattutto ad un rimbalzo della domanda esterna. Irlanda e Spagna hanno sperimentato recuperi di esportazione relativamente solidi. La crescita delle esportazioni è stata, e si prevede rimanga, modesta, soprattutto in Grecia, ma anche in Italia e in Portogallo.

FMI COME AGGIUSTARE LE PARTITE CORRENTI IN EUROZONA SENZA SVALUTAZIONE DI MONETA SLIDE 8 REAL EXPORT

IL LAVORO, DI FATTO, NON E’ STATO ULTIMATO, VI E’ ANCORA MOLTO DA FARE!
Gli aggiustamenti al costo unitario del lavoro per ora lavorata (ULC) non sono stati sistematicamente seguiti da guadagni di competitività di prezzo delle esportazioni.

 

********************************(DISCOVERING HOT WATER)***********************************

 

In Grecia, Irlanda, Portogallo, e (in parte) la Spagna, i margini medi di profitto degli esportatori sono aumentati dopo la crisi, come dimostra il divario tra i costi nel settore TRADABLE e i prezzi all’EXPORT.

Questo miglioramento dei margini avrebbe potuto trascinare verso l’alto la domanda di lavoro da parte degli esportatori!

Al contrario, i margini medi in Italia e Francia hanno continuato a cadere dopo la crisi.

In Germania, i margini medi sono diminuiti un po ‘negli ultimi anni, dopo essere salito prima della crisi.

Un indicatore della competitività di prezzo nei mercati di esportazione, il prezzo delle esportazioni rispetto al prezzo delle merci prodotte in questi mercati è migliorata in Irlanda e Spagna, ma declinato in Grecia e in Portogallo. In Germania, ha migliorato modestamente, mentre è rimasta stabile in Francia e in Italia. 

Tra gli indicatori non di prezzo abbiamo le quote di mercato e queste suggeriscono che la competitività non è generalmente migliorata dopo la crisi. La maggior parte dei paesi dell’area dell’euro (compresi i paesi in surplus) hanno continuato a perdere quote di mercato mondiale. Questa perdita potrebbe essere semplicemente un riflesso della crescita del commercio tra i mercati emergenti. Tuttavia, anche all’interno della zona euro, le quote di mercato di Grecia, Portogallo e Spagna hanno appena migliorato o, per l’Irlanda, modestamente diminuite.

FMI COME AGGIUSTARE LE PARTITE CORRENTI IN EUROZONA SENZA SVALUTAZIONE DI MONETA SLIDE 9 RIFORME RISPETTO A TRADING PARTNERS

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L’operazione di salvataggio dell’eurozona, fosse stata ultimata e positiva, concreta, avrebbe dovuto riallocare le risorse dai settori non-tradable ai settori tradable.

Prima della crisi, l’occupazione nei settori non-tradable era cresciuta notevolmente in Grecia, Irlanda e Spagna e, in misura minore, in Portogallo. L’occupazione nei settori tradable dei paesi in deficit è diminuita o è rimasta sostanzialmente piatta (Grecia). Nonostante l’aggiustamento dei prezzi relativi, non vi è evidenza di riallocazione delle risorse dai settori non-tradable ai settori tradable dall’inizio della crisi!

gva trad e non trad

 

 

Ragazzi, che bella sorpresa……TANTA FATICA E TANTA SOFFERENZA…..PER NIENTE!……L’E’ TUTTO DA RIFARE!

 

Maurizio Gustinicchi

Economia5Stelle


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