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FLASH: LA CONTRO-PROPOSTA DELLA TROIKA – ANCORA LACRIME E SANGUE PER LA GRECIA!

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Sappiamo per voce (tweet) di Tsipras che l’FMI ha respinto l’ultima proposta greca.

Da fonte greca, Scenari Economici vi propone in anteprima nazionale i contenuti della controproposta della Troika al governo greco. Sembra che quest’ultimo documento sia stato prodotto dall’FMI. Gente che ha già dato buona prova col precedente memorandum per la Grecia, come sappiamo.

Tralasciando il bizzarro metodo negoziale, che ci lascia molto scettici sull’esito finale, i contenuti sono molto duri e lasciano Tsipras in posizione difficile. Lo scopo sembra essere quello proprio quello di ottenere la testa del leader di Syriza. Colpirne uno per educarne diciotto (ovvero i membri dell’euro-zona, meno la Germania).

Ecco in sintesi le richieste dell’FMI:

 

Bilancio

  • Aumento del gettito IVA pari a 1% del PIL, con richiesta specifica di un’aliquota al 23%
  • Pagamento anticipato del 100% dell’imposta su società e persone fisiche
  • Eliminazione delle agevolazioni di imposta per gli agricoltori
  • Eliminazione dell’esenzione fiscale sui carburanti agricoli
  • Dimezzamento delle agevolazioni fiscali sui combustibili da riscaldamento
  • Taglio alle spese militari per 400 milioni (invece dei 200 proposti), con riduzione del personale
  • Aumento inferiore della tassa sui profitti aziendali (dal 26% aumenterebbe al 28% invece del 29% proposto)
  • No alla tassa proposta su giochi elettronici e slot machine
  • No alle concessioni onerose per il 4G e 5G mobile
  • No alle agevolazioni fiscali per gli abitanti delle isole a basso reddito
  • Trovare copertura per l’abolizione proposta della clausola zero-deficit (ovvero confermare la clausola zero-deficit …)
  • No alla tassa una-tantum del 12% sui profitti aziendali superiori a 0,5 milioni

Pensioni

  • Piena implementazione della legge sulle pensioni del 2010, in particolare per gli importi attuali: aumentare le pensioni basse e tagliare quelle alte
  • Risparmi su welfare per lo 0.25% -0.5% del PIL  nel 2015 (invece dell’1%) e 1% nel 2016 (invece del 2017)
  • Eliminazione totale del pensionamento anticipato entro il 2022 (67 anni oppure 62 anni con almeno 40 anni di contributi)
  • Eliminare le pensioni sociali di solidarietà e integrazioni al minimo (EKAS) entro il 2017
  • Aumentare i contributi sanitari dei pensionati dal 4% al 6%, e da 0 al 5% per le pensioni integrative
  • Abolizione graduale di tutte le esenzioni e agevolazioni finanziate dallo stato e armonizzazione dei contributi su base IKA (il maggior fondo pensione) dal 1° luglio 2015.
  • Congelare i minimi pensionistici garantiti fino al 2021
  • Abolizione di tutti i contributi previdenziali a carico di terze parti (es. tassa sulla pubblicità e altro a favore dei fondi pensione, detta ‘aggeliosimo’) entro il 31 ottobre 2015
  • No all’aumento dei contributi previdenziali dal 3.0% al 3.5%
  • Annullare con legislazione ulteriore gli effetti della decisione della Corte Costituzionale greca del 10 giugno scorso, che aboliva i tagli alle pensioni decisi dalla Troika nel 2012

Questa la ricetta del FMI. La palla ora è nel campo di Tsipras.

 

http://www.efsyn.gr/arthro/apokleistika-stin-efsyn-oi-nees-sklires-apaitiseis-toy-dnt


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