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FIUMICINO: DUE ANNI PER DIRE “NO” E VANTARSENE PURE

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Il governo del Movimento Cinque Stelle è un governo dei “NO”(che spesso diventano si per motivi di forza maggiore…) . No alla TAV, ma poi si fa, no allaTAP, ma poi si fa, chiudiamo Taranto, ma poi la cediamo al privato, salvo sabotare l’accordo, no alla Gronda a Genova, ma poi mandiamo le auto in centro città (la cosa meno intelligente del mondo…). Ora il ministro dell’Ambiente, Costa, si vanta di aver bloccato l’ampliamento di Fiumicino.

In questa risposta, in cui si vanta di aver “Tutelato le zone umide alla foce del Tevere” si mescolano le superficialità del nostro governo:

  • il progetto è stato presentato per il parere nel 2017, eci sono voluti due anni per dare un parere e dire NO. La palude si è formata in questi due anni o c’era prima? Perchè se era preesistente potevano dire NO il giorno dopo….
  • dire NO è la cosa più facile del mondo. Caro ministro, dove si fa l’aeroporto di Roma? La facciamo sull’Aventino?

Perchè la tutela delle aree umide è imprtante, ma trovare delle soluzioni lo è di più. Il ministro Costa fa presto a fare “Mister No”, perchè poi i problemi si vengono a scaricare sui cittadini,mica su di lui. Un po’ come per il problema dell’immondizia: senza impianti di riciclaggio e senza termovalorizzazione o discariche, perchè nessuna soluzione va bene, l’immondizia rimane per le strade di Roma.

In realtà dietro il problema Costa c’è poi un secondo problema: Aeroporti di Roma. Gli Aeroporti, beni di utilità pubblica, dovrebbero essere DELLO STATO, non dei privati che, fra l’altro, ne ricavano un utile strabordante. Il Reddito Operativo ddi ADR è stato del 45% nel 2018. Ogni euro di diritti aeroportuali, 48 sono andati ad azionisti e creditori. Una utile ENORME, ma il problema è la “Zona Umida”, non il ladrocinio autorizzato da parte di Atlantia, non casualmente proprietaria ANCHE di ADR. Che, non dovendo fare neppure investimenti, guadganerà anche di più.

 

 

 


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