Spazio
Firefly Alpha: esplode il primo stadio in fase di test. Un “piccolo” intoppo nella corsa allo Spazio
Firefly Aerospace: Esplode il razzo Alpha durante i test a terra. Tutti i dettagli sul nuovo, costoso intoppo che blocca il lancio per Lockheed Martin

La tecnologia è un investimento (anche a perdere): Ci vorrà quasi certamente del tempo prima di rivedere il razzo Alpha di Firefly Aerospace spiccare il volo. E questo, per gli investitori che guardano con interesse al mercato dei lanciatori privati, è un segnale di cautela, se non proprio una battuta d’arresto. D’altronde, i grandi balzi in avanti (o in alto) sono sempre preceduti da qualche passo falso.
Il motivo è di stretta attualità e decisamente “energetico”: il primo stadio del razzo che Firefly stava preparando per la sua settima missione orbitale (Alpha Flight 7) è esploso lunedì (29 settembre) durante una prova pre-volo a terra.
I dettagli dell’anomalia e la filosofia del testing
L’incidente, pur grave per l’asset, è avvenuto in un contesto controllato. L’azienda texana ha immediatamente fornito un aggiornamento tecnico:
“Durante i test presso la struttura Firefly di Briggs, Texas, il primo stadio del razzo Alpha Flight 7 di Firefly ha subito un evento che ha comportato la perdita dello stadio stesso,” ha scritto l’azienda nel suo comunicato. “Sono stati seguiti i protocolli di sicurezza appropriati e tutto il personale è al sicuro. La società sta valutando l’impatto sul proprio banco di prova, ma nessun’altra struttura è stata colpita.”
Questo evento non fa che aggiungere pressione su Firefly, già alle prese con una serie di sfide tecniche. L’azienda, pur mantenendo una filosofia del “testing regolare” per massimizzare l’affidabilità, come da dichiarazione ufficiale, deve fare i conti con una sequenza di insuccessi che mettono in discussione la stabilità operativa del programma Alpha.
Alpha: Storia di un lanciatore “instabile”
L’Alpha, un razzo a due stadi alto 29,6 metri (96,7 piedi), ha debuttato nel settembre 2021. Dei sei lanci orbitali completati finora, solo due sono stati pienamente coronati da successo. L’incidente a terra segue di pochi mesi un fallimento critico in volo:
- Aprile (Flight 6 – “Message in a Booster”): Il booster del primo stadio si ruppe poco dopo la separazione dal secondo stadio.
- Danni Collaterali: L’anomalia danneggiò l’ugello del motore del secondo stadio, compromettendo la spinta e portando alla perdita del carico utile, un dimostratore tecnologico satellitare LM 400 di Lockheed Martin.
- Causa Accertata: Firefly ricondusse il problema a un accumulo di calore nel primo stadio, causato da un fenomeno noto come “separazione di flusso indotta dal pennacchio” (plume-induced flow separation).
- Luce Verde Sfumata: L’Autorità federale per l’aviazione (FAA) statunitense aveva appena accettato i risultati dell’indagine e il piano di mitigazione di Firefly, dando il via libera per riprendere i lanci. Una tempistica, diciamocelo, degna di una commedia degli equivoci.
Il settimo volo Alpha era un’altra missione chiave per Lockheed Martin, originariamente prevista per la fine dell’anno. È troppo presto per prevedere un nuovo calendario, ma la fase di ritorno al volo si allungherà inevitabilmente, comportando costi aggiuntivi e ritardi cruciali in un mercato dove la concorrenza (vedi SpaceX e Rocket Lab) è spietata.
Q&A per il Lettore Curioso
1. Questo fallimento tecnico può avere ripercussioni sul ruolo di Firefly nel settore spaziale?
Assolutamente sì, soprattutto sul piano della fiducia. Nonostante l’azienda minimizzi l’incidente come parte della “filosofia del testing”, la perdita di uno stadio in accettazione operativa (non più in fase di sviluppo iniziale) e in sequenza a un fallimento in volo (Flight 6), genera incertezza. Il rischio principale è la perdita di cadenza e la difficoltà nel rispettare contratti vitali a lungo termine, come quello con Lockheed Martin, in un mercato già molto affollato. Questo potrebbe portare a un aumento dei costi assicurativi per i prossimi lanci. (99 parole)
2. Firefly è un’azienda che produce solo razzi?
No. Firefly è probabilmente più nota per il suo lander lunare robotico, il Blue Ghost. L’azienda ha ottenuto un successo significativo nel marzo di quest’anno, completando con successo la sua missione lunare per conto della NASA (nell’ambito del programma Commercial Lunar Payload Services – CLPS). Questo segmento di attività, focalizzato su veicoli spaziali e servizi in orbita, rappresenta un elemento di stabilità e una fonte di guadagno alternativa e più affidabile rispetto all’instabile programma Alpha. (97 parole)
3. Cos’è esattamente la “separazione di flusso indotta dal pennacchio” che ha causato il fallimento precedente?
La “separazione di flusso indotta dal pennacchio” (plume-induced flow separation) è un fenomeno aerodinamico e termico che si verifica quando i gas di scarico caldi di un razzo (il “pennacchio”) interagiscono in modo anomalo con la struttura esterna del veicolo, spesso a causa di un angolo di attacco elevato o di una separazione degli stadi. Questa interazione può causare un flusso inverso dei gas caldi e un accumulo di calore eccessivo sulla superficie del primo stadio. Nel caso di Alpha Flight 6, ciò ha ridotto i margini strutturali, provocando la rottura dello stadio e il conseguente danneggiamento del motore superiore. (98 parole)

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