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Energia

Finanziata la rete di stazioni si servizio elettriche nello spazio

Presto le decine di migliaia di satelliti costituiranno un mercato commerciale interessante per chi vuole prestare dei servizi

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La startup della Florida Star Catcher Industries ha appena ottenuto un finanziamento di 12,25 milioni di dollari per sviluppare la sua costellazione di satelliti ad energia solare in orbita terrestre bassa (LEO), il primo dei quali potrebbe prendere il volo già il prossimo anno. L’energia solare generata dallo spazio potrebbe non essere più solo un sogno fantascientifico, anche se l’energia raccolta servirà per gli altri satelliti.

“Siamo certi che Star Catcher farà per l’energia orbitale ciò che SpaceX ha fatt  per i lanci. Si tratta di un team spaziale commerciale collaudato e veterano che esegue una visione audace ad alta velocità”, ha dichiarato oggi (24 luglio) Andrew Sather, direttore di Initialized Capital, che ha guidato il round di finanziamento iniziale insieme a B Capital.

“Quello che stanno costruendo ha il potenziale per trasformare l’economia, le capacità e persino la configurazione della maggior parte di tutto ciò che mettiamo in orbita”, ha aggiunto Sather.

L’idea di Star Catcher è semplice:  si prevede che LEO, la zona orbitale bassa,  ospiterà circa 50.000 veicoli spaziali entro il 2030 (un aumento di circa cinque volte rispetto ad oggi), secondo l’azienda. Questi satelliti avranno bisogno di essere periodicamente riforniti di energia, sia per rimanere funzionanti sia per rimanere in orbita.

Star Catcher mira a creare una rete di satelliti “nodi di potenza” in LEO, inviandoli ad un’altitudine di circa1.500 chilometri.  Questi velivoli assorbiranno l’energia solare e la trasmetteranno ai satelliti clienti in forma utilizzabile. Star Catcher diventerà una specie di stazione di servizio energetica per satelliti. 

“L’infrastruttura energetica è il mattone fondamentale della civiltà e dell’industria; il nostro obiettivo è di espandere questa base in LEO e oltre con la nostra rete elettrica e il nostro servizio nello spazio”, ha dichiarato Andrew Rush, co-fondatore, presidente e CEO di Star Catcher, nella stessa dichiarazione.

“Poter acquistare energia per il proprio veicolo spaziale quando e dove serve in LEO amplierà le opportunità e accelererà l’umanità nel realizzare il potenziale della seconda età dell’oro dello spazio”, ha aggiunto.

Il fatto di poter lanciare satelliti in LEO senza problemi di rifornimento costituirà un grosso vantaggio per chi vuole creare questo tipo di reti, perché renderà possibile lanciare satelliti molto più leggeri, privi di pannelli solari o generatori nucleari propri, e risparmiare peso significa risparmiare denaro, quando si tratta di lanci spaziali.

Probabilmente in futuro vedremo la nascita di una vera e propria industria di servizi spaziali, dedicata al rifornimento e alla manutenzione, perfino al rientro controllato, dei satelliti in orbita. SpaceX ha vinto l’appalto per il rientro controllato della Stazione Spaziale Internazionale, ma appalti meno appariiscenti, ma ugualmente interessanti, riguarderanno la manutezione delle dcine di migliaia di satelliti privati che garantiranno servizi di telecomunicazione e internet.


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