Attualità
Fauci è uscito di scena. Cogliamo il momento in cui le sue parole hanno devastato il mondo
Ieri Anthony Fauci è uscito di scena, almeno dalle sue cariche governative. Le sue parole all’inizio dell’epidemia Covid sono state alla base della follia delle masse che ha portato ai lockdown massivi, ai divieti di uscire di casa implementati con la forza, a comportamenti irrazionali che hanno causato danni enormi.
Nel giorno in cui lui non ha più responsabilità pubbliche bisogna ricordare quel discorso del marzo 2020 davanti ad una commissione del Congresso che diede vita all’isteria di massa. Un discorso che aveva un tono serio e scientifico, ma che conteneva al suo interno profondi errori che poi furono la base delle successive scelte sbagliate. Vediamo quelle parole oggi:
Anche la SARS era un Coronavirus nel 2002. Infettò 8.000 persone e ne uccise circa 775. La mortalità è stata di circa il 9-10%. Quindi, si tratta solo di 8.000 persone in un anno. Nei due mesi e mezzo in cui abbiamo avuto questo Coronavirus, come sapete, ne abbiamo moltiplicati.
Quindi, è chiaro che non è altrettanto letale, e sulla letalità ci arriverò tra un attimo, ma sicuramente si diffonde meglio. Probabilmente, per la comprensione pratica del popolo americano, l’influenza stagionale con cui abbiamo a che fare ogni anno ha una mortalità dello 0,1%. La mortalità dichiarata, se si considerano tutti i dati, compresa la Cina, è di circa il 3%. All’inizio era il due e ora è il tre.
Credo che se si contano tutti i casi di infezione minimamente sintomatica o asintomatica, probabilmente il tasso di mortalità scende a circa l’1%, il che significa che è 10 volte più letale dell’influenza stagionale. Penso che questo sia un dato che la gente può comprendere e capire….
Penso che l’indicatore sia che si tratta di un problema davvero serio che dobbiamo prendere sul serio. La gente dice sempre: “L’influenza fa questo, fa quello...”. L’influenza ha un’immortalità dello 0,1%. Questa ha una mortalità dieci volte superiore, e questo è il motivo per cui voglio sottolineare che dobbiamo essere all’avanguardia nella prevenzione.
Il discorso di Fauci iniziava con i dati drammatici della SARS, un’iniezione diversa, per poi citare dati che non erano assolutamente certi e, sulla base di quelli, seminare una buona dose di panico. Se queste affermazioni potevano essere accettate in un discorso da bar, erano assolutamente fuori luogo in uno scienziato che stava, in quel momento, guidando le decisioni di un’intera nazione, anzi della nazione che era la guida del mondo occidentale.
Quali sono stati i veri dati sulla mortalità del covid-19, dopo due anni di epidemia, divisi per classi d’età? Eccoli:
- 0-19 anni: 0.0003%
- 20-29 anni: 0.002%
- 40-49 anni: 0.035%
- 50-59 anni: 0,123% (influenza)
- 60-69 anni: 0,506% (come una pessima influenza)
Non si è raggiunto l’1% o il 3% di cui aveva parlato Fauci, neppure lontanamente. Fauci avrebbe potuto fare un discorso scientifico, ponendo in campo le diverse ipotesi e lasciando, sulla base di dati completi, che i decisori politici facessero il loro mestiere, invece ha presentato solo una delle varie ipotesi, quella peggiore in assoluto, spingendo verso un lockdown i cui risultati negativi, economici e sanitari, passeranno alla storia.
Addio Fauci, non sarai rimpianto da nessuno.
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