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Fatturazione elettronica : prime considerazioni

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In questo primo periodo molto intenso di adeguamento alla fatturazione elettronica posso, da addetto ai lavori, esprimere alcune prime considerazioni:

  • Sistema di interscambio

Un’incognita è la tenuta dei sistemi informatici di trasmissione della fatture elettroniche. Se il sistema sarà in grado di reggere lo sapremo dalla metà alla fine di febbraio quando verranno inviati i dati dello spesometro del II semestre 2018 (scadenza 28 febbraio 2019) in concomitanza con l’invio delle fatture elettroniche (ricordo quello che è successo nel settembre 2017 con il primo invio del nuovo spesometro con il blocco di diversi giorni del sistema e le conseguenti diverse proroghe urgenti della scadenza).

Come comunicato dal Ministro dell’Economia e dall’Agenzia delle Entrate il sistema per ora non ha riscontrato particolari anomalie (ed è continuamente monitorato dai tecnici); al contrario diversi utenti lamentano rallentamenti, blocchi e problemi per accedere e utilizzare la piattaforma “fatture e corrispettivi”. Si riscontrano anche tempi lunghi nella consegna delle fatture e delle relative ricevute di invio.

  • Cosa è cambiato nel rapporto Commercialista/cliente

Diverse piccole imprese, artigiani, autonomi  destrutturati non essendo riusciti ad adeguarsi alla dotazione tecnologica e a formarsi in modo efficace stanno facendo riferimento al Commercialista, che attualmente è diventato anche un “fatturatore” (spesso questo si tradurrà in un maggior carico di lavoro e senza un ritorno economico adeguato per lo stesso). Personalmente ho iniziato un percorso da Dicembre per “istruire” i clienti nel poter emettere ed inviare in via autonoma le fatture elettroniche ma non è per nulla semplice! Bisogna dedicarsi molto soprattutto nel seguire i clienti che non hanno dimestichezza con la tecnologia.

Auspico che il periodo di “moratoria” , che è definito per un periodo di sei mesi per i contribuenti trimestrali (e quindi dal 1° gennaio al 30 giugno 2019) e di 9 mesi per i contribuenti mensili (e quindi sino al 30 settembre 2019) nel quale la fattura elettronica potrà essere emessa in ritardo senza applicazione di sanzioni, a condizione che l’emissione avvenga entro il termine di liquidazione dell’Iva del periodo, possa essere esteso fino alla fine del 2019.

  • Fatture elettroniche emesse dai ristoratori

Sarebbe stato ragionevole escludere almeno inizialmente dall’obbligo i ristoratori che si trovano ad emettere giornalmente decide di fatture per importi di 10 euro o inferiori e che sono ad oggi impossibilitati nel gestire l’obbligo in tempo reale. Tutto questo ha comportato un grosso aggravio:

– in termini di tempo (per chi riesce ad emettere da solo le fatture),

– una spesa considerevole per chi si è adeguato acquistando la cassa telematica che emette ed invia le fatture elettroniche e si è dovuto dotare di una connessione internet affidabile presso l’attività (cosa che non sempre è facile avere in tutte le zone d’Italia),

– una spesa relativa all’emissione delle fatture da parte del commercialista,

– nella semplice non più disponibilità nell’emettere fatture (ma solo ricevute fiscali) che si può anche tradurre in una perdita di clientela.

Giungono anche notizie di attività che hanno cessato con la fine del 2018 già allo stremo per via della crisi economica e perché non in grado di sostenere i costi o adeguarsi a livello formativo e tecnologico a questo nuovo obbligo.

  • Ricezione fatture di acquisto

In questo primo periodo si sta generando confusione relativamente alla ricezione delle fatture di acquisto: in alcuni casi vengono rilasciate ancora in via cartacea (per poi essere inviate successivamente), alcune arrivano via Pec, altre vengono ricevute sullo spazio web dedicato o tramite il software gestionale tramite il codice destinario.

  • Tempi e modalità di pagamento indicati sulle fatture elettroniche

Nelle fatture elettroniche vanno indicati i tempi di pagamento (esempio 30-60-90 giorni), le modalità di pagamento (bonifico, contante, riba, carta di credito,ecc..) e se il pagamento è a rate o in un’unica soluzione.

Il sistema di controllo monitorerà se le modalità e le tempistiche di pagamento indicate verranno rispettate o sono richieste solo a titolo indicativo per i clienti?

Come sappiamo uno dei problemi più grossi in questo periodo per la nostra micro economia sono i tempi di pagamento lunghi , questo sistema favorirà pagamenti più puntuali? O si tradurrà in ulteriori penalizzazioni per chi emette le fatture e non viene pagato nei tempi indicati ? (ad esempio con l’iva già richiesta dall’Erario sulla base delle tempistiche indicate in fattura, ma pagamento non effettivamente ricevuto).

  • Correzione errori nelle fatture elettroniche inviate

Ad oggi il sistema prevede che in caso di errori debba essere emessa un nota di credito di storno o correzione della fattura già inviata e ricevuta dal sistema di interscambio (senza scarto). Credo sia però auspicabile la creazione di un sistema che permetta di correggere in modo semplice gli errori in fattura a carattere formale come ad esempio l’indicazione dei dati anagrafici dei clienti,  nella descrizione dei beni o servizi venduti o nella variazione del metodo o delle tempistiche di pagamento.

Vi terremo aggiornati sull’andamento della situazione e se alcune di queste domande avranno trovato risposte, nei prossimi articoli.


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