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F 35 Lightning II: un mistero, sicuramente una spesa enorme….

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cari Amici

oggi scriviamo di economia e difesa, e scriviamo del caccia F 35, un tema che ha portato a lunghe discussioni e polemiche. Devo dire che si  trattato di un tema che mi ha creato moltissimi problemi:i dati, anche ufficiali , sono contraddittori, sparsi, confusi, ed in continua crescita, rendendo veramente difficile la costruzione di un’immagine oggettiva della questione.lockheed_martin_f35

 

Il Lockeed Martin F 35 è un caccia di quinta generazione. Con questo termine si intende un caccia con le seguenti caratteristiche:

a) caratteristiche stealth, di invisibilità al radar

b) alta manovrabilità

c) avionica avanzata

d) alta integrazione fra avionca e sensori: praticamente l’aereo è in grado di “leggere” istantaneamente la situazione tattica e di dare le indicazioni necessarie al pilota

e) Capacità multiruolo, cioè per agire sia come caccia, sia come bombardiere per attacco al suolo.

Si tratta di richieste notevoli. Per dare un’idea l’Eurofighter Typhoon, che attualmente  è l’aereo più avanzato in servizio nell’Aereonautica Militare, pur essendo recente , non è un caccia di quinta generazione.

Si tratta quindi di un progetto avanzatissimo. Però a quale costo ?

Prima di tutto diciamo che tecnicamente il progetto è estremamente incerto. Dopo il primo volo nel 2006 vi sono stati numerosi incidenti, ma questo non ha fermato la costruzione di ben 63 veivoli di pre produzione, nelle tre versioni A B C . La versione A è quella destinata all’aviazione, la B ha capacità di decollo breve /verticale (Stol,/Vtol) , la C è ottimizzata per operare su portaerei. Alla fine del 2012 51 di questi aerei sono stati messi a terra per problemi ai motori, ed hanno potuto riprendere a volare solo nel febbraio 2013. Il progetto è talmente complesso che non si prevede una completa operatività prima del 2012, dopo ben 12 anni dal primo volo!

A questi problemi aggiungiamo un’assoluta incertezza nei costi…

 

Prendiamo i dati da Bloomberg, che può essere definita una fonte indipendente.

Inizialmente il progetto prevedeva un costo per ogni velivolo di circa 65 milioni di dollari. Quindi i prezzi sono esplosi, prima a 133 milioni, ed ora ad un valore di 400 miliardi di dollari per circa 2400 aerei, con un costo per singolo aereo pari a 166 milioni, compresi i costi di sviluppo, ma con buone prospettive di ulteriore crescita. Un valore enorme per qualsiasi esercito al mondo, persino per quello USA. Lo F 35 dovrebbe sostituire lo A 10  da attacco al suolo dell’esercito, lo A/F 18 della Marina e AV 8 Harrier 2 dei Marines. Il maggior costo del nuovo aereo però comporterà un drastico taglio sul numero dei mezzi in servizio, cosa che renderebbe più complessa la presenza militare americana su una pluralità di fronti.

L’opportunità nel proseguimento dello sviluppo dello F 35 è discussa anche negli USA. Il problema è che il progetto è divenuto “Too big to kill”, troppo grosso per essere eliminato. Prima di tutto interessa ben 45 stati USA. Inoltre la Lockeed Martin, che basa quasi tutto il suo fatturato sulle commesse militari, è molto abile nelle attività di lobbying, soprattutto attraverso la sovvenzione delle campagne elettorali dei candidati. Un esempio del suo potere è stato il voltafaccia di John  McCain: il senatore repubblicano , prima estremamente scettico, ha poi salutato molto positivamente la consegna dei primi F 35b al corpo dei marines. del resto la fabbrica di Ft Worth (TX) prevede bel 41 mila posti di lavoro. veramente tanti, anche se sarebbe lecito chiedersi se non vi fossero metodi più utili per creare nuova occupazione.  Quindi il programma andrà avanti, indipendentemente dalla sua utilità o meno.

 

Come ben sappiamo il programma avrà delle ricadute anche in Italia, che si è impegnata inizialmente ad acquistare 131 aerei. L’ordine è stato successivamente ridotto a 90, da costruirsi in collaborazione con la Aermacchi a Cameri. L’inaugurazione della fabbrica è stata fatta in sordina, apposta per non riaccendere le polemiche. Però il mantenimento del costoso progetto  stato fatto a discapito del programma Eurofighter, nel quale comunque eravamo direttamente coinvolti. Un programma costoso, che nemmeno la Germania si permette: lo stato teutonico nel futuro affiderà la sua sicurezza all’Eurofighter ed al Rafale, entrambi molto meno costosi. L’Eurofighter infatti, compresi i costi di sviluppo, raggiunge solo i 100 milioni di euro ad aereo. In Bilancio , per l’Italia, lo F 35 costava inizialmente 65 milioni, per raggiungere ora i 135 in crescita.  Quanto costeranno alla fine? Non era meglio comprare un maggior numero di Eurofighter ? Non era possibile trovare una soluzione di transizione in attesa di acquisire sistemi d’arma completamente affidabile ? Oppure sviluppare la generazione successiva di veicoli senza pilota ? Misteri della politica italiana. Ricordiamo che comunque la Lockheed  è sempre stata molto abile nell’intervenire nelle gerarchie politiche italiane.

Un’ultima informazione: attualmente sono in sviluppo diversi progetti di caccia di quinta generazione da parte di Russia, Cina Giappone ed India. del progetto cinese, denominato J-XX  non si sa molto in occidente ed è allo stato di prototipo . Quello indiano è allo stato di sviluppo così come quello giapponese, il Mitsubishi ATD-X. Il Sukhoi T 50 invece è già ad uno stato avanzato, con cinque prototipi costruiti , e se ne prevede l’entrata in servizio per il 2016. L’aereo ha sinora dimostrato qualità di volo ottime, al contrario del suo avversario americano. La Russia ha iniziato ad offrirlo sul mercato internazionale ad un prezzo notevolmente inferiore rispetto al F 35, riuscendo a conseguire un buon successo a livello di ordini, nonostante le notevoli pressioni politiche americane.

A voi le conclusioni.

 

 

 

 


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