Difesa
F-35 distrutto da un po’ d’acqua: ecco il rapporto che svela il disastro da 196 milioni
Un’analisi dettagliata del rapporto dell’Aeronautica militare USA svela perché un banale problema al carrello causato da acqua nel fluido idraulico ha portato alla perdita totale di controllo di un F-35 in Alaska, per un danno di quasi 200 milioni di dollari.
Basta un po’ d’acqua nel circuito idraulico per distruggere un costosissimo F-35 e causare oltre 100 milioni di danni. Il recente rapporto dell’Aeronautica militare degli Stati Uniti ha chiarito le cause del disastroso incidente che ha visto coinvolto un caccia F-35A presso la base aerea di Eielson, in Alaska, lo scorso gennaio.
La colpa è di un problema apparentemente banale: la contaminazione con acqua del fluido idraulico, che ha causato il congelamento e il malfunzionamento del carrello d’atterraggio. Questo guasto a catena ha innescato una reazione imprevista nel software del jet, portando alla perdita totale del controllo e alla distruzione del velivolo, per un danno di circa 196,5 milioni di dollari.
La Sequenza Degli Eventi
Tutto è iniziato il 28 gennaio, durante un’esercitazione di routine, quando il pilota ha notato un problema subito dopo il decollo: il carrello anteriore non rientrava correttamente, rimanendo bloccato e inclinato di circa 17 gradi. A causa del malfunzionamento, il pilota è rimasto in attesa per quasi un’ora, mentre una squadra di ingegneri della Lockheed Martin cercava di trovare una soluzione.
Non essendo possibile l’atterraggio con il sistema d’arresto di emergenza a causa della ruota bloccata, il pilota ha tentato due manovre di “touch-and-go” (un atterraggio simulato seguito da un nuovo decollo) per cercare di sbloccare il carrello. Sebbene entrambe le manovre siano fallite, hanno causato un ulteriore problema. L’estensione incompleta dei montanti del carrello a causa del ghiaccio ha ingannato i sensori di peso dell’aereo, noti come sensori “Weight on Wheels” (WoW), che hanno erroneamente segnalato che il velivolo era a terra.
F-35 mishap at Eielson AFB, AK.
Pilot appears to have ejected. https://t.co/7LpsoyJGKF pic.twitter.com/lNWIgqkVHV
— TheIntelFrog (@TheIntelFrog) January 29, 2025
Questo falso allarme ha avuto conseguenze catastrofiche: il sistema di controllo del volo dell’F-35, altamente automatizzato, è passato erroneamente alla modalità “a terra” (on-ground CLAW) mentre l’aereo era ancora in volo.
Questo ha reso il jet ingovernabile, poiché il software non era più progettato per il volo, ma per la manovra a terra. Il pilota, trovandosi di fronte a un’improvvisa e totale perdita di controllo, è stato costretto a eiettarsi. L’aereo ha continuato la sua corsa, raggiungendo un’altitudine di oltre 800 metri prima di stallare e precipitare in verticale, esattamente come mostrato nel video diventato virale subito dopo l’incidente. Ecco una mappa satellitare che indica il punto dell’impatto e dove è finito il pilota, fortunatamente eiettatosi:
Le Cause Principali: Ghiaccio, Errore Umano e Vulnerabilità del Software
Il rapporto, basato su un’analisi approfondita, ha individuato la causa principale dell’incidente nel congelamento del fluido idraulico contaminato da acqua. Il problema era noto e i sensori di peso sono notoriamente delicati, soprattutto in condizioni di freddo estremo come quelle in Alaska. Un bollettino tecnico della Lockheed Martin, risalente all’aprile 2024, aveva già avvertito che il malfunzionamento di questi sensori poteva portare a problemi di controllabilità.
La Martin Baker, che costruisce il seggiolino eiettabile, ha invece festeggiato l’ennesima vita di pilota salvata.
Yesterday, A USAF F-35A Lightning II aircraft crashed during its approach to Eielson Air Force Base, Alaska.
The pilot successfully ejected using the Martin-Baker US16E seat. This was the 10th successful ejection from the F-35 🔻#MartinBaker #EngineeringForLife pic.twitter.com/rItpkKzLSD
— Martin-Baker (@MB_EjectEject) January 29, 2025
Inoltre, sono stati identificati dei fattori che hanno contribuito in modo sostanziale all’incidente. Tra questi, le decisioni prese dai piloti e dal team di ingegneri durante la consultazione in volo. Se avessero considerato il rischio che il problema dei sensori WoW potesse portare a una perdita di controllo, avrebbero probabilmente consigliato un atterraggio d’emergenza totale o un’eiezione controllata, anziché una seconda manovra di “touch-and-go”. Il rapporto ha anche sottolineato la mancanza di supervisione nei programmi di gestione dei materiali pericolosi e la scarsa aderenza alle procedure di manutenzione per il rifornimento dei fluidi idraulici.
Le lezioni per il Futuro
L’incidente di Eielson sottolinea l’importanza di una corretta manutenzione e l’attenzione che deve essere rivolta a tutti i dettagli, anche quelli apparentemente più piccoli. Non è accettabile neanche la presenza di un minimo di umidità nell’impianto idraulico, non c’è tolleranza, e questo è un problema.
Evidenzia anche le complessità e le potenziali vulnerabilità dei sistemi altamente automatizzati come quelli dell’F-35, soprattutto in situazioni di emergenza in cui il software può reagire in modo imprevisto a un guasto meccanico. La Lockheed Martin era a conoscenza della fragilità di alcuni sensori e di problemi legati al freddo, ma non si era mai presentata una situazione così complessa. L’incidente servirà come monito per gli altri operatori di F-35, specialmente per quelli che operano in ambienti con condizioni climatiche estreme come Canada e Finlandia, per evitare che un errore simile possa ripetersi.
You must be logged in to post a comment Login