Analisi e studi
F-16 VS Su 30/35. Il confronto fra India e Pakistan ci indica come finirà lo scontro in Ucraina
Sul confine fra Pakistan e India f-16 e Sukhoi Su 30 si sono già scontrati, e i risultati sono stati indicativi
Come finirà lo scontro fra Lockheed F-16 e Sukhoi Su 30- 34- 35 sul campo dell’Ucraina? Ce lo anticipa quello che è successo fra India e Pakistan che, da sempre, si confrontano anche con scontri attivi su uno dei fronti più caldi al mondo.
Nel 2019 l’aviazione indiana decide di effettuare un raid areo in territorio controllato da Pakistan, per distruggere un campo di terroristi islamici a Balakot. Questo ha poi creato un momento di confronto armato fra le due aviazioni, con quella pachistana dotata di F 16, e quella indiana di Sukhoi Su 30.
Durante l’offensiva post-Balakot dell’Aeronautica militare pakistana (PAF) nel 2019, i Su-30 MKI con il loro obsoleto R-77 sono stati costretti a mettersi sulla difensiva di fronte ai missili aria-aria a medio raggio avanzati americani (AMRAAM) branditi dagli F-16 pakistani.
I radar del Su-30MKI non sono riusciti a rilevare i caccia della PAF e hanno dovuto intraprendere manovre evasive ad alta velocità durante il dogfight. Il secondo Sukhoi ha intrapreso un’azione tattica dopo essere stato informato dal Sistema Integrato di Comando e Controllo Aereo (IACCS) con sede a Barnala (Punjab) che stavano per essere sparati gli AMRAAM.
I Su-30MKI rappresentano quasi la metà della flotta dell’IAF e sono stati resi più formidabili dall’Operazione Swift Retort nel 2019 e sono soprannominati ‘Super Sukhois’. Il primo vantaggio dei Su-30 MKI è che sono più giovani di quasi 15 anni rispetto ai MiG-29.
L’India, il primo cliente internazionale dei MiG-29 al di fuori del Patto di Varsavia, aveva introdotto circa 40 di questi jet da combattimento nel 1987. L’IAF ha ottenuto l’aggiornamento di questi aerei in seguito a un accordo del 2007.
L’aggiornamento principale comprendeva l’integrazione dei missili aria-aria R-77 con il MiG-29 UPG e l’aggiunta di un serbatoio di carburante per aumentare la sua ‘resistenza limitata’. Il jet da combattimento è stato il protagonista delle misure di difesa aerea intensificate dell’IAF dal 2019.
L’ex Ministro della Difesa indiano AK Antony aveva suscitato un vespaio in Parlamento quando aveva ammesso che i MiG-29, vecchi di quasi quattro decenni, erano strutturalmente difettosi. Il ministro ha detto: “C’è stato un incidente con un MiG 29 in Russia nel dicembre 2008. RAC MiG ha comunicato che la corrosione delle nervature della radice della pinna è stata identificata come la causa dello sviluppo della crepa”.
L’IAF intende iniziare a eliminare gradualmente i tre squadroni di MiG-29 entro il 2027. Per sostituire la flotta, l’IAF ha già ordinato 100 Tejas Mk1A indigeni. Sono stati poi ordinari 12 Sukhoi, ma nessun MiG-29.
Potendo essere schierati a Srinagar e Ladakh, i MiG-29 sono stati considerati una parte importante della risposta indiana alla crescente minaccia cinese. Il Su-30MKI, invece, non può essere stazionato in modo permanente a Srinagar, poiché l’infrastrutture degli aeroporti d’alta montagna non sono compatibili con le enormi dimensioni dei Flanker.
Sono stati necessari aggiornamenti
L’evidente lacuna di capacità delle piattaforme Su-30 MKI durante l’Operazione Swift Retort è stata ben documentata. Tuttavia, da allora, l’Aeronautica Militare ha intrapreso un progetto massiccio per aggiornare i suoi aerei da superiorità aerea, bimotori e biposto.
Prima di tutto, per le versioni di bombardamento, è stato introdotto il missile BrahMos. Le enormi dimensioni del velivolo, considerate un ostacolo nell’attuale campo di battaglia guidato dalla guerra elettronica, sono state appena trasformate in un enorme vantaggio, essendo l’unico jet da combattimento dell’IAF in grado di trasportare il potente BrahMos.
Il primo squadrone di Sukhois aggiornati è stato introdotto nell’India meridionale per mantenere il dominio aereo nella regione dell’Oceano Indiano.
Questo ha reso l’India uno dei pochi Paesi al mondo in grado di sparare un missile da crociera supersonico da un jet. Ciò conferisce al jet da combattimento un’enorme capacità di attacco, minacciando posizioni strategiche nemiche vitali e una maggiore flessibilità nella conduzione di operazioni offensive.
Nel 2022, è stato testato un BrahMos a raggio esteso con una gittata di 450 km che, una volta schierato, darà ai Sukhois la capacità di colpire obiettivi senza attraversare il confine.
Dopo essere stati superati dagli AMRAAM sugli F-16 della PAF, i Sukhoi saranno equipaggiati con il missile indigeno Astra Beyond Visual Range missile , con una gittata di 110 km.
“Il Sukhoi, a detta di tutti, è il miglior cacciabombardiere attualmente in volo. E aggiornato alla configurazione ‘Super Sukhoi’, il Su-30 sarà quasi imbattibile”, ha dichiarato l’analista della difesa Bharat Karnad, citato da EurAsian Times.
Oltre alle armi, la nuova suite di guerra elettronica ha dato più forza ai Super Sukhoi. Le capacità EW del Sukhoi-30MKI saranno migliorate grazie all’High Band Jammer Pod (HBT) indigeno, al sistema di avviso radar Dhruti e al sistema di avviso di avvicinamento ai missili a doppio colore.
Il Jammer Pod funziona negando, interrompendo e degradando in modo offensivo i sistemi di difesa aerea e le comunicazioni del nemico. Può attaccare in modo non cinetico più obiettivi e a distanze maggiori. Quindi, se mai ci sarà un prossimo impegno con gli F-16, i Super Sukhois indiani saranno un avversario più temibile rispetto al 2019.
Per risolvere invece il problema dei MiG 29 l’India ha anche acquistato 126 caccia Dassault Rafale, la maggior parte costruiti localmente dalla HAL
Le versioni più moderne possono battere un F 16 standard
Il fatto è che i Sukhoi indiani non erano sicuramente i modelli migliori, come spesso accade per le armi da esportazione, e questo ha costretto Nuova Delhi a correre ai ripari con integrazioni nazionali.
I modelli più aggiornati russi del Flanker sono dodati di missili R77 che, nella variante M, hanno una portata di 180 km, ben oltre gli AMRAAM americani. Nello stesso tempo però il Sukhoi Su-35 è un aereo molto più massiccio dell’F-16, e le tattiche dei piloti pachistani si sono rivelate molto efficienti nei confronti degli indiani.
Il risultato di uno scontro non è assolutamente certo e viene a dipendere da una serie difattori che potranno essere verifica sul campo.
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