Economia
Export da record anche nel 2025, l’ Italia pronta al nuovo sorpasso sul Giappone
I nuovi dati sull’expoort sembrano confermare quello che è un trend in costante crescita dell’export italiano e che per la prima volta ha visto lo scorso anno il nostro export superare quello del Giappone, piazzandosi al quarto posto, dopo Cina, Usa e Germania, tra i principali paesi esportatori al mondo. I dati dall’edizione 2025 dell’Annuario Ice-Istat, infatti, mostrano un sistema Paese che, nonostante le difficoltà macroeconomiche, mantiene, ed in certi casi, consolida le proprie posizioni sui mercati internazionali, grazie alla qualità dei prodotti, alla capacità di diversificazione alla produttiva e adattabilità delle proprie imprese. Nel 2024 gli scambi internazionali di beni sono cresciuti del +2,3% in valore e del +3,1% in volume, dopo le frenate legate alla pandemia e ai conflitti geopolitici. Tuttavia, la pressione inflattiva e le tensioni sui tassi di interesse hanno continuato a generare incertezza.
L’export italiano di beni hanno raggiunto quota 623,5 miliardi di euro, in leggero calo rispetto al 2023 (-0,4%). Tuttavia, rispetto al 2019 (anno pre-pandemia) l’export italiano è cresciuto di circa il 30%. Non a caso uno degli elementi di maggiore rilievo dell’Annuario è il saldo commerciale italiano, che nel 2024 ha toccato livelli record. Il miglioramento del deficit energetico, sceso da -65,1 miliardi a -49,6 miliardi, ha contribuito ad un avanzo complessivo superiore a 100 miliardi, il più alto mai registrato dal nostro Paese.
Sono solo 6 i miliardi di euro di valore nelle esportazioni che ci separano dal Giappone, che è al quarto posto nella speciale classifica. In realtà, come detto, il nostro paese aveva superato nell’export per la prima volta nella storia contemporanea il Giappone nel primo semestre del 2024, anche se poi nella seconda parte dello scorso anno l’Italia è stata nuovamente preceduta per vendite all’estero dal Paese del Sol Levante.
Ma ora nel 2025 come certificato dai dati dell’Ice, l’export italiano si sarebbe messo nuovamente a correre e l’Italia ha esportato di più del Giappone a gennaio e a maggio, e poco di meno a febbraio, marzo e aprile. Mentre ha sempre preceduto la Repubblica di Corea, che ci segue al sesto posto in classifica in tutti i singoli primi cinque mesi del 2025. Facendo la somma, nel periodo gennaio-maggio 2025 il Giappone ha esportato merci per 296,6 miliardi di dollari, solo 6,4 miliardi di più dell’Italia, il cui export è stato di 290,2 miliardi, mentre più staccata si è posizionata la Repubblica di Corea a 274,7 miliardi.
Ma la lotta per il quarto posto è ormai una partita a tre tra Tokyo, Roma, Seul. E le possibilità che il nostro paese la vinca sono assai alte. Eppure solo pochi anni fa, nessuno forse in Italia avrebbe mai osato pensare o anche solo sperare che il nostro paese sarebbe riuscito a fare tanto. Nel 2015, infatti, l’Italia era soltanto l’ottavo esportatore mondiale di merci, mentre ora è quinta, dopo aver superato Regno Unito, Francia e Corea del Sud. Nel 2015, l’Italia esportava 9,3 miliardi di dollari di meno del Regno Unito e 38,8 miliardi di meno della Francia.
Nel 2024 il nostro Paese ha esportato 47,9 miliardi di più della Francia e 162 miliardi di più del Regno Unito. Sempre nel 2015, l’Italia esportava 69,9 miliardi di dollari di meno della Corea del Sud e 168 miliardi di meno del Giappone. Oggi la distanza con la Corea si è ribaltata a nostro favore e quella con il Giappone si è ridotta a pochi miliardi. Un successo del made in Italy che deve rendere orgogliose le nostre imprese e tutto il sistema paese.
Su questi risultati ora pero si addensano le nubi dei nuovi dazi dagli Usa, a cui il governo sta lavorando diplomaticamente per arrivare ad uno sconto su alcuni prodotti specifici. Secondo il centro studi di Confindustria i dazi al 15% potrebbero avere un impatto negativo sul nostro fino a 22,6 miliardi di euro e mezzo punto percentuale di Pil. Il mercato statunitense è infatti fondamentale per il nostro export, considerando che in settori tra cui l’agroalimentare, la moda (abbigliamento, pelletteria, calzature), la gioielleria e l’arredamento siamo i primi esportatori europei. Mentre gli Usa sono il secondo mercato di sbocco per l’export italiano in assoluto, con esportazioni complessive che nel 2024 hanno raggiunto i 64,7 miliardi di euro.
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